VajontS 23: il progetto di Marco Paolini al Teatro Villa dei Leoni di Mira e all’Astra di Vicenza grazie a La Piccionaia

Gli spettacoli in scena a 60 anni dalla tragedia: un’azione corale di teatro civile e una narrazione per coro popolare curate da Marco Paolini con la collaborazione di Marco Martinelli (Teatro delle Albe) e il coordinamento artistico di Carlo Presotto.

(Vicenza, 04.10.2023)

Trent’anni fa Il racconto del Vajont era la voce e il corpo di Marco Paolini. La sera di lunedì 9 ottobre 2023, nel 60esimo anniversario della caduta della frana del Vajont che costò la vita a 2000 persone, il racconto si fa corale coinvolgendo il Teatro Villa dei leoni di Mira (VE) e il Teatro Astra di Vicenza grazie a La Piccionaia. Il Centro di Produzione Teatrale, infatti, propone due iniziative, alle 20.45, curate da Marco Paolini con la collaborazione di Marco Martinelli (Teatro delle Albe) e il coordinamento artistico di Carlo Presotto. Gli eventi promossi da La Fabbrica del Mondo insieme a Marco Paolini e prodotti da La Piccionaia in collaborazione con Jolefilm intendono contribuire a una riflessione civile (lat. civis – del cittadino) sul tema dell’acqua, tema che “apre e chiude alla soluzione di molte delle sfide dell’Agenda 2030 […] La Fabbrica del Mondo deve produrre pensiero comune, per farlo deve costruire storie che arrivino dentro il sentire comune” (https://incontridellafabbricadelmondo.org/). Ecco che, seguendo questo pensiero, l’anniversario della tragedia del Vajont diventa un modo per raccontare storie civili che riguardano l’acqua e la cura della relazione da avere con un elemento tanto fondamentale alla vita.

Al Teatro Villa dei Leoni di Mira (VE)
Sul palco del Teatro Villa dei Leoni di Mira (VE) l’appuntamento è con Vajonts 23 Azione corale di teatro civile, un racconto, cento racconti di acqua e di futuro, liberamente ispirato al “Racconto del Vajont” di Marco Paolini e Gabriele Vacis con Gualtiero Bertelli, Gian Antonio Stella, Carlo Presotto, i musicisti Simone Nogarin, Cecilia Bertelli, Giuseppina Casarin e il violinista Michele Gadzich, il coro dei lettori di Tessitori di Voce. Lo spettacolo prodotto da La Piccionaia nasce da un progetto di Marco Paolini per La Fabbrica del Mondo, realizzato da Jolefilm in collaborazione con Fondazione Vajont, ed è organizzato e sostenuto dallo stesso Centro di Produzione teatrale e promosso dal Comune di Mira – Assessorato alla Cultura.

Lo spettacolo
Il testo di partenza sarà Vajont 9 ottobre ’63 – Orazione civile di Marco Paolini, nella rielaborazione eseguita insieme a Marco Martinelli appositamente per l’evento corale VajontS, all’intero della quale si inserirà la tessitura musicale dei brani di Gualtiero Bertelli, cantautore storico mirese e fresco del Premio Tenco nel 2022, e una narrazione di Gian Antonio Stella che connette Mira, la memoria dell’acqua granda del 1966, e la tragedia del Vajont.

Tre diversi ambiti, la vita del fiume, la fragilità della laguna, le montagne, per parlare della fragilità del rapporto tra le attività umane e l’ambiente per quanto riguarda la dimensione dell’acqua. Ad accompagnare l’alternanza del testo scritto da Paolini e Martinelli e gli inserti di Bertelli e Stella, anche alcuni musicisti della Compagnia delle Acque, Giuseppina Casarin e le voci di alcuni lettori volontari del progetto Tessitori di Voce; in scena anche Carlo Presotto, che segue il coordinamento artistico.

La Piccionaia gestisce da più di vent’anni il Teatro Villa dei Leoni, curandone le rassegne, i progetti speciali, collaborando con l’Amministrazione Comunale di Mira per la diffusione della cultura del Teatro, con un focus particolare sulla formazione delle nuove generazioni, bambini e famiglie.
L’adesione al progetto VajontS con il Teatro Villa dei Leoni si inserisce nella relazione speciale del territorio di Mira con Marco Paolini e la storia stessa dello spettacolo originale di Vajont, ma anche con l’attenzione de La Piccionaia verso i temi di sostenibilità ambientale, di sensibilizzazione alla tutela del territorio della società civile e in generale verso gli obiettivi dell’Agenda ONU 2030.

Al Teatro Astra di Vicenza
Al Teatro Astra di Vicenza
va in scena Vajonts, la narrazione per coro popolare con gli artisti La Piccionaia Diego Dalla Via e Paola Rossi, lo scrittore e divulgatore Daniele Zovi e i ragazzi della Non-Scuola di Caldogno, il laboratorio locale di pratica pedagogica e teatrale che il Teatro delle Albe di Marco Martinelli offre come esperienza formativa rivolta agli adolescenti in relazione con associazioni e istituzioni, guidati da Francesco Caccin.

Lo spettacolo
Il testo di partenza sarà Vajont 9 ottobre ’63 – Orazione civile di Marco Paolini, nella rielaborazione eseguita insieme a Marco Martinelli appositamente per l’evento corale VajontS, con la quale dialogheranno alcuni frammenti di memoria dell’alluvione di Vicenza del 2010. Il coro civile dei ragazzi della Non Scuola di Caldogno creerà la narrazione di base su cui si inseriranno gli interventi dello scrittore ed esperto di foreste Daniele Zovi, dei drammaturgi ed attori Paola Rossi e Diego Dalla Via, entrambi coinvolti in diversi progetti teatrali sul tema dell’equilibrio tra uomo e ambiente.

Lo spettacolo inizierà in contemporanea con tutti gli altri spettacoli realizzati dai molti teatri italiani che hanno aderito e poco prima delle 22:39 (orario della tragedia) si fermerà in simultanea con tutte le produzioni, per ripercorrere, in un ideale abbraccio tra tutti i teatri, gli interminabili secondi dell’arrivo della valanga d’acqua a cancellare il paese di Longarone.

 

L’iniziativa
L’iniziativa si svolge in contemporanea nei diversi teatri. Grandi attori e allievi delle scuole di teatro, teatri stabili e compagnie di teatro di ricerca, musicisti e danzatori, maestranze, personale dei teatri, e spettatori arruolati come lettori si riuniranno nei posti più diversi dallo Strehler di Milano ai Teatri Stabili ai piccoli teatri di provincia, ai luoghi non specificamente deputati al teatro come scuole e centrali dell’acqua, e ciascuno realizzerà un proprio allestimento di VajontS sulla base delle peculiarità del suo territorio. E poi, tutti si fermeranno alle 22.39, l’ora in cui la montagna è franata nella diga.

Il progetto
Un evento corale che racconti anche storie diverse, raccolte direttamente nei territori italiani e con protagonista proprio l’acqua e il modo in cui ha cambiato la vita di valli, paesi e ambienti. Un modo per dare sentimento al coraggio di affrontare la sfida delle conseguenze del riscaldamento climatico ma anche dare sentimento alla ragione e alla saggezza di scegliere gli interventi di fare in base a un principio di tutela della vita, della salute, del bene comune, di riduzione del rischio.

Perché un racconto?
Come sottolinea Marco Paolini nella lettera #4 Ai teatri e agli Artisti del racconto del Vajont[s]: “Noi non siamo scienziati, né ingegneri, né giudici. Non raccontiamo per giudicare ma perché sappiamo che il racconto muove, attiva un algoritmo potente della nostra specie: i sentimenti, le emozioni. Non c’è Ragione senza Sentimento. Le emozioni sono leve che lasciano segni durevoli, avvicinano chi è lontano, le emozioni sono la colla di un corpo sociale”.


Info e prenotazioni
L’evento a ingresso gratuito con prenotazione consigliata al Teatro Villa dei leoni di Mira (VE) è sold out.

Le prenotazioni per partecipare all’evento gratuito all’Astra di Vicenza sono chiuse. Gli ultimi posti saranno resi disponibili recandosi a teatro il giorno dello spettacolo dalle 19.45.

www.piccionaia.org/vajonts-23

Ufficio Stampa

Ufficio stampa:
Elena Guzzonato
La Piccionaia Centro di Produzione Teatrale
+39 333 2402715 – press@piccionaia.org

materiali per la stampa