THE WILSON PROJECT si propone di favorire, presso la cittadinanza, gli enti e le istituzioni italiane, la conoscenza e la comprensione della figura e dell’opera di August Wilson (Pittsburgh, 27 aprile 1945 – Seattle, 2 ottobre 2005) nonché del contesto sociale e culturale in cui egli ha vissuto e operato, mettendoli in relazione con le sfide della società contemporanea.
Definito “the theater’s poet of Black America”, per aver dato voce a chi non ha voce, August Wilson è il più importante drammaturgo afroamericano del XX secolo: due volte vincitore del Premio Pulitzer, è una figura gigantesca nel panorama del teatro americano. Scomparso nel 2005, ha lasciato un’eredità straordinaria, soprattutto con il suo American Century Cycle: una serie di 10 opere teatrali che offrono uno sguardo completo, decennio per decennio, sull’eredità e l’esperienza degli afroamericani nel corso del XX secolo, tra cui lo sfruttamento, le relazioni razziali, l’identità, la migrazione, la discriminazione. Pietra miliare nella storia della Black culture, il Century Cycle continua a vivere e le sue opere continuano a essere accolte da nuove generazioni di spettatori.
Nonostante la sua straordinaria rilevanza all’interno della letteratura, del teatro e della cultura afroamericana e statunitense, August Wilson è praticamente sconosciuto in Italia al grande pubblico. Nessuna delle sue opere teatrali è mai stata messa in scena in Italia; infatti, non sono state tradotte in italiano, se non per alcune tesi accademiche (su Fences e The piano lesson) che comunque non sono disponibili sul mercato editoriale. Nel corso degli anni, tre opere del Ciclo sono state adattate per il cinema: The Piano Lessons, Fences e Ma Rainey’s Black Bottom, usciti rispettivamente nel 1995, 2016 e 2020 – solo gli ultimi due disponibili con sottotitoli in italiano. Eppure, queste non soddisfano il bisogno del pubblico italiano di fare esperienza l’opera di August Wilson nella sua giusta dimensione, quella teatrale. Le ragioni di questa mancanza sono principalmente due: in primo luogo, i problemi di traduzione legati alla lingua di Wilson, l’African-American Vernacular English – AAVE – l’inglese vernacolare afroamericano (caratteristiche lessicali, grammaticali e sintattiche molto specifiche, particolari spostamenti di significante e significato, che non trovano corrispondenza in italiano, compresa la mancanza di parole e nuances relative alla razza); in secondo luogo, il limitatissimo accesso al teatro italiano da parte di attori neri, assolutamente necessari per mettere in scena l’opera di Wilson, con i suoi personaggi neri americani (vista la necessità di evitare qualsiasi forma di appropriazione culturale, affidando ad attori bianchi questi ruoli).
L’obiettivo del progetto è quello di mettere in scena e presentare Jitney di August Wilson sui palcoscenici italiani, combinando il processo di creazione e fruizione con un programma di educazione per il pubblico. Il progetto sarà rivolto a un’ampia gamma di destinatari, e sarà legato alla figura, all’opera e al linguaggio di August Wilson, nonché al contesto culturale e sociale in cui egli ha vissuto e operato, anche in relazione alle sfide della società contemporanea, affrontando in particolare il tema del razzismo. Inoltre, il progetto promuoverà anche la visibilità delle persone con background migrante che occupano un ruolo positivo all’interno della vita pubblica (nel teatro, in questo caso), e l’innovazione e il valore socio-culturale del teatro e dell’arte. THE WILSON PROJECT consentirà alla cittadinanza italiana, alle Istituzioni e alle Organizzazioni pubbliche e private, alle Università e ai Centri di Ricerca di esplorare l’universo di un rappresentante di spicco della Black American culture, aiutandoli così ad approfondire la conoscenza e la comprensione della cultura della nazione americana al di là della superficie e degli stereotipi. Ciò contribuirà al riconoscimento e alla promozione dei valori democratici condivisi tra Stati Uniti e Italia, come l’inclusione, l’equità, la diversità, e a favorire l’impegno nella promozione dei diritti umani attraverso la cooperazione tra Stati Uniti e Italia, in particolare facendo tesoro della lezione e dell’esperienza statunitense in merito a un significativo dibattito pubblico sulla razza, che negli Stati Uniti si è già sviluppato da decenni mentre in Italia – con rare eccezioni – deve ancora iniziare.
Gli obiettivi di primo livello del progetto sono:
Gli obiettivi di secondo livello del progetto sono:
Il progetto si articola in 4 azioni:
Il progetto è realizzato da La Piccionaia in collaborazione con l’Università degli Studi di Padova – DiSLL Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari, l’Università di Pittsburgh – Dipartimento di Lingue e Letterature francese e italiana.