L’evento è promosso da La Fabbrica del Mondo2 insieme a Marco Paolini e intende contribuire ad una riflessione civile (lat. civis – del cittadino) sul tema dell’acqua, tema che “apre e chiude alla soluzione di molte delle sfide dell’Agenda 2030” […] La Fabbrica del Mondo deve produrre pensiero comune, per farlo deve costruire storie che arrivino dentro il sentire comune” (https://incontridellafabbricadelmondo.org/).
Ecco che, seguendo questo pensiero, l’anniversario della tragedia del Vajont diventa un modo per raccontare storie civili che riguardano l’acqua e la fondamentale cura che necessita la nostra relazione con un elemento tanto fondamentale alla vita.
VajontS
Il progetto VajontS al quale come La Piccionaia intendiamo partecipare, è la concertazione di un evento corale immaginato come racconto in simultanea della storia del Vajont in 100 teatri italiani. Ma non solo.
Un evento corale che racconti anche storie diverse, raccolte direttamente nei territori italiani e con protagonista proprio l’acqua e il modo in cui ha cambiato la vita di valli, paesi e ambienti. Un modo per dare sentimento al coraggio di affrontare la sfida delle conseguenze del riscaldamento climatico ma anche dare sentimento alla ragione e alla saggezza di scegliere gli interventi di fare in base a un principio di tutela della vita, della salute, del bene comune, di riduzione del rischio. Insomma un evento corale per dare sentimento all’azione civile provando ad investire il Teatro di questa funzione.
Perché un racconto?
Ecco perché viene proposto un racconto. Come sottolinea Marco Paolini nella lettera #4 Ai teatri e agli Artisti del racconto del Vajont[s]: “Noi non siamo scienziati, né ingegneri, né giudici. Non raccontiamo per giudicare ma perché sappiamo che il racconto muove, attiva un algoritmo potente della nostra specie: i sentimenti, le emozioni. Non c’è Ragione senza Sentimento. Le emozioni sono leve che lasciano segni durevoli, avvicinano chi è lontano, le emozioni sono la colla di un corpo sociale”.
Lo spettacolo
Il testo di partenza sarà Vajont 9 ottobre ’63 – Orazione civile di Marco Paolini, nella rielaborazione eseguita insieme a Marco Martinelli appositamente per l’evento corale VajontS, con la quale dialogheranno alcuni frammenti di memoria dell’alluvione di Vicenza del 2010. Il coro civile dei ragazzi della Non Scuola di Caldogno, giovani attori creerà la narrazione di base su cui si inseriranno gli interventi dello scrittore ed esperto di foreste Daniele Zovi, dei drammaturgi ed attori Paola Rossi e Diego Dalla Via, entrambi coinvolti in diversi progetti teatrali sul tema dell’equilibrio tra uomo ed ambiente.
Il nostro spettacolo inizierà in contemporanea con tutti gli altri spettacoli realizzati dai molti teatri italiani che hanno aderito e poco prima delle 22:39 (orario della tragedia) si fermerà in simultanea con tutte le produzioni, per ripercorrere, in un ideale abbraccio tra tutti i teatri, gli interminabili secondi dell’arrivo della valanga d’acqua a cancellare il paese di Longarone.