Negli ultimi due anni, la principale priorità dei governi di tutto il mondo è stata quella di affrontare le conseguenze sanitarie ed economiche della pandemia del Covid-19. Tuttavia, l’epidemia ha avuto anche un profondo impatto sulla vita sociale e comunitaria isolando le persone l’una dall’altra per lungo tempo. Questa situazione senza precedenti ha colpito ancora di più chi era già più vulnerabile, soprattutto i giovani.
ReCAP Recovering inclusion through Creativity After Pandemic mira a sostenere il coinvolgimento attivo e la partecipazione civica dei giovani, attraverso attività di apprendimento non formale, con particolare attenzione ai giovani con minori opportunità, come ragazze, NEET, persone con un background migratorio, minoranze, giovani della comunità LGBTIAQ+. Con la pandemia queste persone sono state ulteriormente emarginate dai luoghi della socializzazione. È quindi necessario ricreare il tessuto sociale consentendo a questi giovani di esprimere i propri sentimenti e le proprie sfide nello spazio pubblico.
Nell’ambito del progetto, i partner condurranno un’analisi approfondita delle esigenze delle e dei giovani svantaggiati necessarie per partecipare ed essere coinvolti nella loro vita comunitaria dopo la pandemia, ciò darà loro una migliore comprensione dell’attuale contesto sociale dei giovani vulnerabili. Con questo progetto, i partner e gli stakeholder potranno anche essere supportati nel loro lavoro di tutoraggio, incoraggiamento e assistenza ai giovani. I partner avranno nuovi strumenti pratici e risorse da fornire agli operatori giovanili e ai giovani, avranno inoltre accesso a una rete più ampia di esperti che lavorano con i giovani vulnerabili e utilizzano approcci educativi basati sull’arte.
ReCAP è finanziato dal Programma dell’Unione Europea Erasmus+ KA2
Durata del progetto: 03/2022 – 03/2024
Countries involved: Bulgaria, France, Greece, Italy, Portugal, Romania, Spain
#ReCAPErasmus
#ReCAPEU
#ReCAPErasmusProject
Il consorzio, guidato in questa fase da Solidaridad Sin Fronteras (SSF), ha condotto una desk research a livello nazionale, e ha sviluppato e somministrato a livello locale, a coloro che lavorano a contatto con i giovani, un questionario per indagare i bisogni dei giovani causati o aggravati dalla pandemia. Nonostante le differenze tra i diversi Paesi, sono state riscontrate numerose similarità. I risultati del questionario mostrano preoccupazione rispetto agli effetti negativi della pandemia sulla salute psicologica e sul benessere emotivo non solo
dei giovani, ma della società in generale. Per quanto riguarda i giovani in particolare, è stato sottolineato l’impatto sulla socializzazione e sulla vita culturale, nonché sugli studi e sulla formazione. I risultati mostrano inoltre un peggioramento delle relazioni in tutte le sfere della vita, specialmente il rapporto con l’ambiente educativo, con sé stessi e con la comunità locale. La maggior parte degli intervistati afferma che nel periodo attuale i giovani usufruiscono più frequentemente dei servizi disponibili rispetto a prima; ciò potrebbe essere dovuto a una loro maggiore consapevolezza delle proprie condizioni. Le principali esigenze del gruppo target sono il supporto psicologico ed emotivo: il personale educativo e professionista concorda nel fatto che il supporto psicologico sia lo strumento attualmente più importante nel lavoro con i giovani, ed è inoltre consapevole della prospettiva negativa dei giovani sul loro futuro. Lo studio rivela infine che la maggior parte dei/delle professionisti/e considera gli strumenti artistici e culturali utili e stimolanti per i giovani, il che è senza dubbio un risultato positivo in termini di utilizzo futuro degli strumenti proposti dal progetto ReCAP.
Project Result 1 > Analisi del contesto locale e dei bisogni (coordinato da Solidaridad Sin Fronteras)
Versione italiana
English version
A partire dal primo risultato di progetto, ReCAP sviluppa una Toolbox artistica e culturale per gli youth worker, un prodotto innovativo che include una serie di strumenti da utilizzare specificamente per l’inclusione sociale e l’empowerment dei giovani più fragili nel contesto post-pandemico, per supportare il lavoro degli youth worker con i giovani. La Toolbox è stata quindi progettata, con il contributo di ciascun partner del consorzio ReCAP (10 organizzazioni di 7 Paesi europei, tutte ONG che lavorano direttamente o indirettamente con i giovani, in ambito culturale o artistico), per intervenire in modo specifico nel contesto post-pandemico e per rispondere alle esigenze specifiche dei giovani emerse dal PR1. La Piccionaia, responsabile di questo risultato di progetto, ha coordinato il processo di creazione della Toolbox attraverso due fasi:
– Raccolta da parte di ogni partner, attraverso i propri youth worker, di una serie di strumenti culturali, artistici, creativi e teatrali esistenti, utilizzati o utilizzabili con giovani più fragili. I criteri per la selezione degli strumenti da raccogliere sono stati precedentemente concordati da tutti i partner. Inoltre, ai partner è stato chiesto di fornire diversi tipi di contributi (esperienza diretta degli operatori giovanili, conoscenze degli operatori giovanili, teorie e letteratura rilevanti nel campo specifico).
– Adattamento degli strumenti raccolti alle esigenze specifiche, emerse dal PR1, dei giovani più fragili nel contesto post-pandemico, insieme all’individuazione di possibili soluzioni per la loro implementazione in caso di situazioni difficili (ad esempio, il distanziamento sociale o il lockdown).
La Toolbox rappresenta quindi un’innovazione nel campo del lavoro con i giovani in generale, e anche per le organizzazioni giovanili, tra i partner, che già utilizzano l’arte e la cultura come metodi per promuovere l’inclusione sociale, poiché l’applicazione di questi strumenti per le esigenze specifiche del contesto post-pandemico è qualcosa di completamente nuovo per tutti. La creazione della Toolbox sulla base della solida analisi preliminare del PR1 ci permette di garantire che questo strumento avrà un impatto effettivo e positivo sulla qualità del lavoro degli youth worker dei partner. Inoltre, questi ultimi saranno formati all’uso della Toolbox attraverso una specifica attività di Training of Trainers, in modo da poter progettare una specifica Roadmap per l’inclusione sociale (PR3) affinché ciascuno di loro possa intervenire nelle proprie specifiche comunità locali e diventare moltiplicatore del Toolbox, al di là del consorzio. Il Training of Trainers si svolge a Vicenza, dal 25 giugno al 2 luglio 2023, con il coordinamento de La Piccionaia: 8 giorni in cui 20 youth worker delle 10 organizzazioni partner, provenienti da Francia, Spagna, Portogallo, Grecia, Italia, Bulgaria e Romania, si formeranno, in modalità peer-to-peer, sull’utilizzo di quegli strumenti creativi, artistici, creativi e culturali, specifici per l’inclusione e l’empowerment dei giovani nel contesto post-pandemico, che essi stessi hanno contribuito a raccogliere all’inizio di questa fase di progetto.
Project Result 2 > Toolbox di strumenti artistici e culturali per youth worker (coordinato da La Piccionaia) – pubblicazione prevista dopo il Training of Trainers
Project Result 3 > Roadmap per l’inclusione sociale (coordinato da CESIE) – pubblicazione prevista a febbraio 2023