“Terrestri?” all’Astra di Vicenza: sul palco la guerra in Medioriente vista e vissuta dai più giovani

La rassegna serale prosegue sabato 18 novembre nel luogo del contemporaneo in città all’insegna del teatro documentario.

Per il secondo appuntamento in cartellone va in scena “From Syria: is this a child? di Miriam Selima Fieno e Nicola Di Chio che incontreranno il pubblico.

(Vicenza, 16.11.2023)

In scena Giorgia, quattordicenne italiana, racconta la sua quotidianità di ragazzina europea in una condizione di pace, con un dolore dovuto a una guerra familiare; Abdo, invece, da giovane rifugiato siriano, grazie ad un’amicizia inaspettata, si avvicina a Giorgia portandola a conoscenza di un’altra guerra fatta di bombe, missili ed esplosioni che coinvolgono migliaia di coetanei. From Syria: is this a child? è lo spettacolo di Miriam Selima Fieno e Nicola Di Chio, in scena sabato 18 novembre alle 21 all’Astra di Vicenza, vincitore del Premio YOUNG&KIDS 2022 FIT Festival Internazionale del Teatro e della Scena Contemporanea di Lugano con una menzione Premio Scenario Infanzia 2020. Il secondo appuntamento della rassegna serale di contemporaneo Terrestri?, curata dal Centro di Produzione Teatrale La Piccionaia per il Comune di Vicenza con il sostegno del Ministero della cultura e della Regione del Veneto, della Banca del Veneto Centrale e la collaborazione tecnica di Nardi Out Door, attraverso il teatro-documentario porta sul palco la guerra in Medioriente vista e vissuta dai bambini.

From Syria: is this a child? è nato dal nostro desiderio di trovare un linguaggio per parlare ai ragazzi – spiegano Miriam Selima Fieno e Nicola Di Chio nelle note di regia – ed è diventato uno spettacolo di teatro documentario che cerca di parlare a tutte le generazioni, attraverso un dialogo multimediale tra teatro, documento e cinema; dove la narrazione dal vivo, che parte da una lunga ricerca nelle vite dei protagonisti, si fonde alla narrazione audiovisiva”.

Uno spettacolo/ documentario che racconta le storie vere dei protagonisti in scena: Giorgia Giorgia Possekel, una ragazza italiana che affronta la separazione dei genitori, e Abdo Al Naseef Alnoeme, un giovane profugo siriano fuggito dalla lunga guerra nel suo Paese. Questi due destini si intrecciano, aprendo una finestra sulla realtà vissuta da entrambi: una gioventù interrotta, un passato di felicità sfumata e un’amicizia che diventa un legame inaspettato. In scena, Abdo e Giorgia non solo esprimono le loro storie e la loro autentica connessione, ma anche la loro esibizione per la prima volta nella vita. Abdo, tramite il contatto con Giorgia, tenta di connetterla con alcuni bambini in Siria per mantenere vivo il dialogo, lontano dagli errori degli adulti, scambiando messaggi di pace e speranza per un futuro migliore. Un’infanzia felice, finita presto per via del divorzio dei genitori, per Giorgia, che trattiene il suo giovane passato in un archivio di filmati e fotografie; un’infanzia mai iniziata, per Abdo, che dalla finestra di casa sua ha cominciato a riprendere con il cellulare le brutalità di una guerra che gli ha tolto tutto.

“Ci siamo avvicinati a questo genere col desiderio di indagare alcuni punti critici della società in cui viviamo e per ridurre la distanza tra palco e spettatore”, concludono gli artisti. “Le mutazioni causate dalla rivoluzione digitale hanno determinato una crisi dell’informazione, oggi la realtà è una conquista, è un confronto duro e doloroso che a nostro parere occorre portare a teatro per chiamare la comunità a prendere posizione su tematiche focali, strettamente connesse alla contemporaneità”.

Con uno sguardo attento sul presente e un invito a riflettere sulle proprie responsabilità e sulla costruzione di un mondo migliore, lo spettacolo cerca un equilibrio tra storia personale e storia epocale. Sul conflitto in Siria, l’approfondimento della situazione storica è stato redatto tenendo conto degli eventi e delle dinamiche del Paese dal 2011 al 2023, analizzando gli impatti, le cause e le evoluzioni del conflitto: attraverso un dialogo multimediale, l’obiettivo è raccontare a tutte le generazioni non solo di una guerra specifica, ma anche dell’effetto delle guerre sulle persone e di come lascia in sospeso, per tutti, una domanda: che adulto vuoi diventare? Siamo ancora tutti in tempo per rispondere.

La produzione è di Tieffe Teatro Menotti con il sostegno di CSS Teatro stabile di innovazione del FVG/Dialoghi – Residenze delle Arti Performative a Villa Manin, Qui e Ora Residenza Teatrale,Teatro Giovani Teatro Pirata / AMAT, L’ Arboreto Teatro Dimora di Mondaino e Zona k in collaborazione con Mishwar Ong.

Dopo lo spettacolo – ASTRACLUB Fuoco dentro
Tra frammenti, ricordi e futuri possibili, dialogo aperto con gli autori e gli attori della compagnia Fieno/Di Chio per il primo appuntamento di AstraClub. Il percorso di visione per approfondire linguaggi e significati della scena, in un gruppo dedicato al confronto libero e informale, vedrà la partecipazione, nel corso della stagione, oltre che di Miriam Selima Fieno, Nicola Di Chio, Giorgia Possekel e Abdo Al Naseef Alnoeme, anche di Matilde Vigna, Mario Perrotta, Nicola Borghesi e Antonio “Tony” Baladam con la guida del giornalista Walter Ronzani e dell’artista I-Chen Zuffellato.

Miriam Selima Fieno e Nicola Di Chio
Registi e autori contraddistinti a livello nazionale per originalità nella ricerca dell’impiego di forme del linguaggio documentario nella realizzazione di progetti che uniscono teatro, giornalismo narrativo e cinema del reale. I riconoscimenti importanti vinti in questi anni sono il Bando IntercettAzioni 2020, promosso dal Centro di Residenza Intercettazioni, la menzione speciale al Premio Scenario Infanzia, il Bando “Alte Marche Creative”, il Bando MOVIN’UP 2021 sostegno alla mobilità internazionale dei giovani artisti italiani, il Bando In-Box, il Bando Ora! Fondazione San Paolo, il Bando Funder35. Sono stati artisti associati del Centro IAC (Inter Arts Center) di Malmö (Svezia), nel progetto ICORN sostenuto da Stad Kulturförvaltningen.

La rassegna “Terrestri?”
Dal 3 novembre al 21 maggio, il cartellone propone appuntamenti di qualità con spettacoli e artisti pluripremiati. Protagonisti della stagione serale vicentina i grandi nomi Antonio Rezza, Mario Perrotta e Roberto Castello, le compagnie sempre innovative Sotterraneo, Kepler-452, Fanny & Alexander e Muta Imago, i giovani affermati Matilde Vigna e Lorenzo Maragoni e i nuovi artisti Baladam B-side, Alberto Boubakar Malanchino e Fieno/Di Chio.

I biglietti sono in vendita al costo di 15 euro per l’intero, 13 euro per il ridotto, 10 euro per i gruppi con minimo dieci persone e 7 euro per gli studenti delle scuole superiori, i possessori di University card e gli allievi dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni.

Ufficio Stampa

Elena Guzzonato
La Piccionaia Centro di Produzione Teatrale
+39 333 2402715 – elena.guzzonato@piccionaia.org

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