“Se questo è Levi”: il ritorno di Fanny & Alexander a Vicenza per Terrestri? con l’opera pluripremiata

Sabato 27 gennaio la rassegna propone un evento speciale, in occasione del Giorno della Memoria, nella Sala del Consiglio Comunale.

Nuovo appuntamento con il teatro contemporaneo in città: in scena lo spettacolo ispirato a Primo Levi che ha vinto il Premio speciale Ubu 2019.

(Vicenza, 24.01.2024)

Se questo è Levi è un ritratto d’attore. È il tentativo di concretizzare l’esperienza del resoconto, a tu per tu con lo scrittore. Dopo il successo della Trilogia della città di K. al Teatro Studio Melato del Piccolo di Milano e del tour con Il Barbiere di Siviglia, ecco l’atteso ritorno di Fanny & Alexander per un evento speciale nella Sala del Consiglio Comunale a Vicenza sabato 27 gennaio, in occasione del Giorno della Memoria. In scena lo spettacolo ispirato a Primo Levi vincitore del Premio speciale Ubu 2019, con l’interpretazione valsa ad Andrea Argentieri anche il Premio Ubu 2019 come miglior attore o perfomer under 35, domani (25 gennaio) sul palco del Teatro Metropol di Tirana, in Albania.

L’evento organizzato dall’Assessorato alla cultura, turismo e all’attrattività della città a Palazzo Trissino (in Piazza dei Signori n. 1) alle 18.15 e in replica alle 21 vede protagonista la compagnia, sempre innovativa, grazie alla rassegna Terrestri?, curata dal Centro di Produzione Teatrale La Piccionaia per il Comune di Vicenza con il sostegno del Ministero della cultura e della Regione del Veneto, della Banca del Veneto Centrale e la collaborazione tecnica di Nardi Out Door. «Nell’ambito dell’articolato programma che dedichiamo quest’anno al Giorno della Memoria  – sottolinea l’assessore alla cultura, turismo e attrattività Ilaria Fantin – abbiamo voluto aprire le porte del consiglio comunale a questo spettacolo molto particolare, dedicato alle lucide riflessioni di Primo Levi sulla disumanità dei lager. Riteniamo importante, infatti, che nei giorni in cui riflettiamo sull’importanza di fare memoria questa sua lucida testimonianza risuoni anche nei luoghi della democrazia cittadina, attraverso una declinazione consapevole della cultura, nemica dell’oblio, del silenzio e dell’indifferenza».

Lo spettacolo
Con la regia di Luigi De Angelis e la drammaturgia di Chiara Lagani, a partire dai documenti audio e video delle teche Rai, Andrea Argentieri interpreta il grande autore. Un incontro a tu per tu, nel quale lo scrittore, a partire dal vincolo di verità che lo ha ispirato nelle sue opere, testimonia la sua esperienza nei lager con una tecnica di testimonianza lucidissima, di scrematura della memoria, con la trasparenza di uno sguardo capace di esprimere l’indicibile: “Primo Levi, nel suo libro I sommersi e i salvati, a proposito della traduzione in tedesco di Se questo è un uomo, parla di un tentativo quasi ossessivo di super-realismo, in cui vuole che la traduzione sia una specie di magnetofono diretto dell’esperienza, una specie di retrovisione alla lingua o restauro a posteriori”, spiega nelle note di regia Luigi De Angelis. “Questa ossessione è stata il motore propulsivo del progetto Se questo è Levi e la sua linea guida”.

Per rendere ancora più speciale questo incontro con lo scrittore, è stato individuato un luogo simbolico per la collettività: la Sala del Consiglio Comunale. “In Se questo è Levi l’interprete non legge, ma è “letto” da una voce straniera che lo attraversa, fa reagire in sé – come in un processo chimico – il materiale sonoro che gli viene proposto tramite un auricolare, che lui restituisce all’istante, avendo studiato la prossemica dello scrittore, le sue espressioni facciali, le sue emozioni interiori e esteriori”, prosegue il regista. “Come fa notare Marco Belpoliti in Primo Levi di fronte e di profilo, si avverte nella scrittura di Levi la forza dell’oralità, come se Levi fosse prima di tutto uno scrittore orale che scrittore di penna”.

Andrea Argentieri compone un ritratto dello scrittore che si basa sulla vertigine di una domanda: quanto questa testimonianza è ancora urticante e capace di parlarci tramite la sensibilità di un attore che si lascia attraversare dai materiali originali? Può l’epifania di una voce, di un corpo-anima, imprimendosi nel corpo di un attore molto più giovane, far sgorgare in maniera ancora più cogente la potenza e la necessità della sua testimonianza? “Si risente nella scrittura la sua necessità di testimonianza, come se i suoi testi fossero stati prima “testati” in un viaggio in treno, in casa, in delle conferenze, davanti alle varie comunità di uditori che gli capitava di incontrare e a cui mai si sottraeva”, conclude De Angelis. “E viceversa le sue interviste radiofoniche o televisive sono incredibilmente lucide, sembrano scritte nel momento in cui vengono enunciate, c’è una continuità tra l’oralità e la scrittura nelle due direzioni. Per questo abbiamo scelto di non mettere in scena le opere letterarie di Primo Levi, a parte alcuni passi dal Sistema Periodico, ma abbiamo preferito sostare nella travolgente forza della sua lingua orale”.

Fanny & Alexander
Compagnia fondata a Ravenna nel 1992 da Luigi De Angelis e Chiara Lagani. Si aggregano stabilmente nel 1997 Marco Cavalcoli, attore e nel 2002 Marco Molduzzi, organizzatore. La compagnia, nell’arco di trent’anni di attività, ha realizzato oltre ottanta eventi, tra spettacoli teatrali e musicali, produzioni video e cinematografiche, installazioni, azioni performative, mostre fotografiche, convegni e seminari di studi, festival e rassegne.

Tra i lavori si ricordano il ciclo dedicato al romanzo di Nabokov Ada o ardore e vincitore di due premi Ubu; il progetto pluriennale dedicato a Il Mago di Oz (2007-2010) e l’affondo dedicato alla retorica pubblica con le serie dei Discorsi per indagare il rapporto tra singolo e comunità.

I biglietti sono in vendita al costo di 13 euro per l’intero, 11 euro per il ridotto, 7 euro per gli studenti delle scuole superiori, i possessori di University card e gli allievi dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni.

Ufficio Stampa

Elena Guzzonato
La Piccionaia Centro di Produzione Teatrale
+39 333 2402715 – elena.guzzonato@piccionaia.org

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