Una coppia di uccelli che si muove in sincronia, come chi si conosce bene e si capisce al volo. Un’armonia che genera un uovo. Perfetto. Bellissimo. Fragile. La cosa più preziosa.
Pieni di felicità i due uccellini cominciano a costruire un nido: lo vogliono grande ed accogliente per proteggere il loro uovo nel migliore dei modi. Servono pazienza, ingegno, immaginazione e volontà e i nostri due volatili ne hanno in abbondanza. Eppure… ogni volta che sono ad un passo dalla fine, qualcosa va storto.
Solo dopo innumerevoli e comiche sconfitte, che metteranno a dura prova le loro certezze e la loro armonia, i nostri eroi capiranno come l’importante sia disfarsi del superfluo per arrivare all’essenziale.
Lo spettacolo è il terzo capitolo di una “trilogia degli affetti” dedicata ai più piccoli che sperimenta un linguaggio teatrale senza parole e con pochi oggetti. Nei capitoli precedenti si è parlato di amicizia al di là delle differenze (Storia di un bambino e di un pinguino) e di amore (Abbracci). Nido vuole parlare ai bambini di come i loro genitori li hanno attesi, con gioia e trepidazione, preparando con tutta la loro cura e il loro amore il posto giusto in cui farli crescere. Lo spettacolo si accosta dunque con ironia e delicatezza al tema dell’immediatamente “prima” della nascita. Parla di come una famiglia che cresce debba mettersi continuamente in gioco, litigare a volte, senz’altro chiedere aiuto, poter contare su un’intera comunità e non demordere mai.
Un modo sorridente per far scoprire ai bambini tutta la dedizione e la cura che hanno permesso il loro arrivo. Un omaggio a tutti i genitori imperfetti.