Cosa resta, quando nulla va come previsto? Chi resta, dopo il viaggio più grande?
Una figlia che non sarà mai madre, alle prese con le macerie della vita di prima e con una presenza /assenza che ci parla dallo spazio infinito e dalle profondità dei ricordi.
Questo spettacolo non parla della morte, parla di noi dopo la morte. Di chi resta, e di chi “va in cielo” come ci dicevano da piccoli, e compie quel viaggio misterioso e incomprensibile per chi resta solo sulla terra.
Questo spettacolo parla di una solitudine generazionale, delle responsabilità che sommergono, della grottesca burocrazia post-mortem, di un dolore che divora tutto e che riporta all’infanzia.
Matilde Vigna e Anna Zanetti ci accompagnano alle radici del rapporto genitori-figli, in un viaggio cosmico e intimo, narrativo e visivo.