from syria: is this a child?


fieno / di chio

Sab 18 Novembre 2023, 21:00
Info

concept e regia Nicola di Chio, Miriam Selima Fieno
in scena Abdo Al Naseef Alnoeme, Giorgia Possekel
drammaturgia Miriam Selima Fieno
scenografia virtuale e light design Maria Elena Fusacchia
videomaking Nicola Di Chio, Miriam Selima Fieno, Abdo Al Naseef Alnoeme, Giorgia Possekel
video di archivio Hazem Alhamwy
realizzazione miniature Ilenia Lella Fieno
spazio sonoro Antonello Ruzzini
produzione Tieffe Teatro Menotti
con il sostegno di CSS Teatro stabile di innovazione del FVG/Dialoghi – Residenze delle Arti Performative a Villa Manin, Qui e Ora Residenza Teatrale,Teatro Giovani Teatro Pirata / AMAT, L’ Arboreto Teatro Dimora di Mondaino, Zona k
in collaborazione con Mishwar Ong

FROM SYRIA: IS THIS A CHILD? è nato dal desiderio di Nicola Di Chio e Miriam Selima Fieno di trovare un linguaggio per parlare ai ragazzi ed è diventato uno spettacolo di teatro documentario che cerca di parlare a tutte le generazioni, attraverso un dialogo multimediale tra teatro, documento e cinema; dove la narrazione dal vivo, che parte da una ricerca nelle storie vere dei testimoni-protagonisti, si fonde alla narrazione audiovisiva.

In scena c’è Giorgia una ragazzina italiana di 14 anni che racconta la sua vita quotidiana di europea in un florido tempo di pace, nella quale giace tuttavia il dolore di una guerra familiare; e c’è Abdo un giovane rifugiato siriano che, attraverso un’amicizia inaspettata, avvicina Giorgia alla conoscenza di un’altra guerra: quella fatta di bombe, missili ed esplosioni sotto cui vivono dal 2011 migliaia di suoi coetanei in Siria.
Un’infanzia felice, finita presto per via del divorzio dei genitori, per Giorgia, che trattiene il suo giovane passato in un archivio di filmati e fotografie; un’infanzia mai iniziata per Abdo che dalla finestra di casa sua ha cominciato a riprendere con il cellulare le brutalità di una guerra che gli ha tolto tutto, tranne i ricordi.
Carri armati, deflagrazioni, sangue, macerie e morti hanno segnato da protagonisti la sua infanzia, costringendolo a soli dieci anni a lavorare per aiutare famiglia, fino alla fuga dalla Siria verso il Libano e poi dal Libano in Italia nel 2016. Quando Giorgia entra in contatto con questa realtà comincia a cambiare il suo sguardo sul mondo, inizia una personale ricerca sulla guerra, accende la telecamera e documenta ogni sua scoperta, per non correre nell’errore che l’essere umano ripete di continuo: dimenticare. Con l’aiuto di Abdo ricostruisce quello che è accaduto in Siria e avvia una comunicazione via internet con un gruppo di bambini siriani che vivono in un campo profughi al confine tra il Libano e la Siria, perché è decisa a voler costruire un mondo migliore assieme a loro.

Sulla scena Abdo e Giorgia raccontano le loro storie, dialogano e interagiscono con la scenografia virtuale, manovrando diversi dispositivi attraverso cui condividono materiali personali, videochiamate, fotografie, video, cartine e miniature.
Gli spettatori sono invitati a entrare delicatamente in un mondo privato e lacerante insieme ai due giovani testimoni-protagonisti che accettando di esporre una elaborazione dal vivo della loro biografia e degli aspetti privilegiati e dolorosi che hanno segnato le loro storie fino ad oggi. Passo dopo passo il pubblico si immerge in un’esperienza di indagine e scoperta e assiste a un documentario in tempo reale, grazie ai dispositivi che lavorano in live e a una regia video in diretta dove le macchine da presa e i contributi cinematografici agiscono come parte integrante della drammaturgia e del gioco scenico.

Lo spettacolo è un’incursione nel dolore e nelle sue diverse sfaccettature e va alla ricerca di un equilibrio tra storia personale e storia epocale, in un intenso affresco emotivo dove la tecnologia dilata come una lente di ingrandimento il nostro presente e apre squarci su mondi non poi così distanti, mostra i volti della guerra e ne narra gli effetti, lasciando in sospeso, per tutti, una domanda: che adulto vuoi diventare?


dopo lo spettacolo
ASTRACLUB
Fuoco dentro

Tra frammenti, ricordi e futuri possibili, dialogo aperto con gli autori e gli attori della compagnia Fieno/Di Chio.

Primo appuntamento di AstraClub, percorso di visione per approfondire linguaggi e significati della scena, in un gruppo dedicato al confronto libero e informale, con la partecipazione nel corso della stagione di Miriam Selima Fieno, Nicola Di Chio, Giorgia Possekel, Abdo Al Naseef Alnoeme, Matilde Vigna, Mario Perrotta, Nicola Borghesi, Antonio “Tony” Baladam e con la guida di Walter Ronzani (giornalista, pubblicista) e I-Chen Zuffellato (artista, attivista).