PYGMALION è un capolavoro della letteratura teatrale inglese, ma ha sofferto per molti anni il confronto con “My Fair Lady” e commedie da salotto come quelle di Oscar Wilde. Il nostro obiettivo è quello di guardare con occhi nuovi a questo testo teatrale, rivelare la sua modernità e di coinvolgere gli spettatori superando l’idea che questa potente opera sia solo una commedia. Siamo giudicati da come comunichiamo ancor più che da come sembriamo. La parola “tradisce” la nostra origine e la nostra educazione. Tradire nel senso di “rivelare” la nostra origine è, credo, un punto di partenza per Shaw. Le parole spesso sfuggono al nostro controllo. Le nostre parole ci tradiscono, rivelando chi siamo anche se desideriamo nascondere o proteggere la nostra identità. Le parole possono essere controllate, per impedire di “scoprirci”, solo attraverso l’educazione. Il modo in cui comunichiamo è forse anche più importante di ciò che comunichiamo: “il mezzo è il messaggio”. Quello che dice Eliza non è importante per il professor Higgins. Gli importa solo come lo dice. Shaw sta identificando un fenomeno molto moderno: il giudizio superficiale delle persone basato sul loro stile di comunicazione piuttosto che sul contenuto di ciò che comunicano. L’ascesa dei social media e delle notizie false fa parte del predominio della presentazione sui contenuti.
teatro in lingua inglese
temi uso della parola, comunicazione
tecnica teatro d’attore
fascia d’età + 14 anni