Game over

Inquanto Teatro

dai 5 anni

Dom 10 Marzo 2024, 16:00
Info

con Michela Lusa, Teresa Tanini, Stefano Maria Iagulli
testo Andrea Falcone, Matilde Piran
disegno luci e tecnica Monica Bosso
illustrazioni Marta Baroni
costumi Floor Robert
in collaborazione conUndici Firenze

regia Giacomo Bogani

PRODUZIONE 2021  La Piccionaia Centro di Produzione Teatrale di Vicenza
col sostegno di Straligut Teatro, Comune di Firenze
in collaborazione con Teatro di Rifredi di FirenzeLe Murate PAC – Progetti Arte Contemporanea

«Si alza che non ha nemmeno aperto gli occhi. Cammina, ma non arriva da nessuna parte. Si pettina solo metà testa. Lascia tutto a metà, anche uno sbadiglio.»

Game over è uno spettacolo per bambini sulla paura di affrontare la fine delle cose (grandi e piccole) e sulla difficoltà di finire quello che stiamo facendo (i compiti e i giochi, le partite a carte o a pallone, le serie tv che ci piacciono, i libri e le conversazioni).

Mette in scena un personaggio teneramente spaventato da ogni conclusione, e della sua avventura in un luogo fiabesco e moderno insieme: la Fabbrica delle Fini. Nelle sue vaste e misteriose stanze si producono tutte le le conclusioni che ogni giorno vengono consumate nel mondo. La presidentessa, la Signorina Effe, dirige in modo inflessibile i suoi dipendenti, cercando sempre nuovi modi per aumentare la produzione, e il consumo, di fini grandi e piccole. E quando Alice (è questo il nome della nostra protagonista) inizia a muovere i primi passi in questa fabbrica, due diverse visioni della vita iniziano a scontrarsi. Chi vuole finire tutto e chi non vuole finire nulla, chi ha bisogno di definire, chiudere, archiviare, e chi vuole lasciare tutte le porte aperte. Tra lieti fine e finali a effetto, ultime parole famose e titoli di coda, coperchi, tappi di dentifricio e francobolli, va in scena l’ambivalenza e la fragilità di ognuno di noi, bambini e adulti, di fronte a quel mistero che è la fine.

Dopo STORTO (Vincitore del Premio Scenario Infanzia 2018) vogliamo portare avanti il dialogo col pubblico dell’infanzia con un discorso diverso, non limitato a un’età o a una fase della vita, ma più ampio. Anche stavolta abbiamo lavorato su una drammaturgia originale, intrecciando alle parole una narrazione musicale e per immagini.

 

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