Una pittura estemporanea su un pannello, all’aperto, si rispecchia sulla pavimentazione di una piazza. Un occhio, dipinto su una tela da un pittore, al suolo diventa un grande occhio, dove tutti, adulti i e piccini possono dipingere, colorare, lasciare un segno.
Nel gioco collettivo le parti dell’occhio, la cornea, l’iride, la pupilla si compongono di segnali fatti coi gessetti colorati, di parole, nomi, pensieri, idee, desideri, storie.
Il grande occhio diventa una storia comune e si racconta. La pioggia potrà cancellarla, ma averla inventata e creata in tanti, tutti insieme, la fa restare viva.