A partire dall’arco delle Scalette il percorso sale ad aprire lo sguardo sull’intera forma della città vista dall’alto. Le poche torri residue dell’impianto medievale, il volume della Basilica Palladiana, la collina al centro della città. Come un fondale teatrale lo sguardo abbraccia la città con lo sfondo della pianura e delle prealpi. La particolarità dell’intervento palladiano è quella di trovare un dialogo forte, che può anche essere conflittuale, con il contesto in cui le architetture trovano sede. Ed allora lo spettacolo immerge i partecipanti in un viaggio tra realtà e rappresentazione, accompagnando i passi lungo San Bastian tra racconti, musiche e sorprese per arrivare ad un luogo unico come Villa Almerico Capra detta “La Rotonda”. Come “in un molto grande teatro” qui le geometrie palladiane provocano il contesto e, tornando lungo il vecchio tracciato della littorina, costeggiando l’antico quartiere di Santa Caterinetta al porto, le parole di Andrea Palladio ci accompagnano a interrogarci sulla forma che prendono le città in funzione dei desideri dei loro abitanti.
Geometrie palladiane / Palladian geometries
a project by Carlo Presotto
with Matteo Balbo
production La Piccionaia
Starting from the Scalette arch, the route climbs up to reveal a view of the entire city from above. The few remaining towers of the medieval structure, the volume of the Palladian Basilica, the hill in the centre of the city. Like a theatrical backdrop, the view embraces the city with the plain and the foothills of the Alps in the background. The uniqueness of Palladio’s work lies in the strong dialogue, which can also be conflictual, with the context in which the buildings are located. The show immerses participants in a journey between reality and representation, accompanying them along San Bastian with stories, music and surprises, to arrive at a unique place called Villa Almerico Capra, known as “La Rotonda”. As if in a very large theatre, Palladio’s geometries provoke the context and, returning along the old route of the “littorina”, skirting the ancient district of Santa Caterinetta al Porto, Andrea Palladio’s words accompany us as we question the form that cities take according to the desires of their inhabitants.