Un percorso sul fiume Retrone, attraverso l’antica porta d’acqua di Vicenza, che ci restituisce il punto di vista sulla città da quella che, per centinaia di anni, è stata una delle principali vie di accesso per merci e viaggiatori. Pagaie e canoe per farsi trasportare dolcemente dalla corrente, accompagnati da racconti sul paesaggio circostante e sul rapporto, delicato e spesso conflittuale, tra l’uomo e il fiume. Fino ad incontrare il panorama mozzafiato della città palladiana, che riempirà gli occhi di scoperte.
Un viaggio unico nel tempo e nello spazio, accompagnato da racconti e atmosfere musicali, che collega idealmente la città di oggi con quella medievale e rinascimentale. Ai partecipanti verranno fornite delle cuffie wireless immersive, che attraverso la tecnologia Instanti Silent Play permetteranno di fruire dei contenuti sonori appositamente realizzati dal gruppo di lavoro de La Piccionaia coordinato da Carlo Presotto.
Il percorso inizia all’imbarco sul Retrone che si trova nell’omonimo Parco, nel quartiere dei Ferrovieri, a sud-ovest della città. Presa confidenza con i packraft e le pagaie, si inizia a scendere la corrente accompagnati dalla storia della realizzazione partecipata del progetto del parco. Suggestioni cinematografiche e atmosfere rilassanti accompagnano la prima parte del percorso, che si avvicina da sud alla città. Arrivati a costeggiare la stazione ferroviaria, suoni e racconti narrano del rapporto imprevedibile tra l’uomo e il fiume: un rapporto delicato e, spesso, conflittuale. All’ansa di Santa Libera si incontra il panorama mozzafiato della città palladiana, e si scivola tra i palazzi rinascimentali entrando da Ponte Furo, una delle porte d’acqua medievali della città. Da qui in poi, gli occhi si riempiono di scoperte, incontrando i resti del porto romano, le numerose arcate, ora interrate, che fungevano da ricovero per le barche, il ponte veneziano di San Michele e quello medievale delle Barche, fino al rientro all’altezza del Teatro Astra. Brani letterari e musicali costruiscono un’atmosfera speciale, che trasforma irrimediabilmente il nostro sguardo sulla città, restituendoci uno dei suoi punti di vista più importanti, ossia quella che per centinaia di anni è stata una delle principali vie di accesso di merci e viaggiatori alla città.