Il pubblico delle famiglie e delle scuole di tutta Italia ha conosciuto il piccolo Jack alle prese con un grande orco mangia bambini. L’episodio – ispirato alla fiaba inglese dall’autore sconosciuto Jack e il fagiolo magico – é il primo di una trilogia che segue il percorso di crescita di un bambino speciale, come lo sono tutti i bambini e le bambine, che con coraggio imparano a vivere nel mondo
complicato degli adulti. In questo secondo episodio, Jack non é più un bambino: è diventato un ragazzino ingegnoso e infaticabile. Nel suo paese è arrivata la guerra; tutti i suoi amici più cari sono scappati a bordo di una nave diretta in America.
Ha desiderio di raggiungerli, di salvarsi, ma i soldati hanno occupato il porto. C’è un oceano che li divide. “Devo trovare la soluzione… devo trovare la soluzione… devo trovare la soluzione… ma certo!…Ce l’ho! Li raggiungerò volando!”
La storia, rifacendosi a Charles Lindbergh – il primo pilota ad attraversare l’oceano Atlantico in solitario – prende forma grazie all’unione di nuove tecnologie e artigianalità; l’utilizzo delle prime é utile alla scoperta di un mondo in cui la manualità e il gioco (e soprattutto il gioco manuale) sono ancora al centro.
Come sfogliando un albo illustrato, le immagini prendono vita sulla scena; l’attrice Maria Pascale a ritmo della sua voce dirige una macchina scenica che, manovrata fin nei più piccoli particolari da Michelangelo Campanale e Michelangelo Volpe, consente allo spettatore di entrare in piccoli
mondi fantastici per fantastici piccoli eroi.