I miei fragili amici sono incontri invisibili
ma anche in carne ed ossa
che segnano uno spartiacque in me.
Esiste un prima e un dopo di loro.
I miei fragili amici mi insegnano una lingua
in cui fare attenzione al sottile
è l’elemento primo e ultimo.
È la lingua dell’incondizionato
che affiora accompagnata da una sfumatura rosa arancione
di cui il mio sguardo non si è mai meravigliato prima.
I miei fragili amici vorrebbero essere un inno alla fragilità
che ogni essere umano porta dentro di sé.
Perché quando la fragilità incontra il buio
lo illumina
si illumina
di un pulsare che genera un nuovo andamento.
Sì, I miei fragili amici sono capaci di questo.
Sono capaci di un nuovo andamento.