vincitore Premio Scenario 2023
Arrabattandosi tra provini per fiction sul banditismo e spot turistici, due trentenni sardi provano a sbarcare il lunario cercando il ruolo più adatto a loro. Ispirati da un contorto senso identitario, armati di berritas e birrette Ichnusa, i due organizzano finti sequestri di persona, in onore dei vecchi fasti della propria terra.
L’associazione culturale e a delinquere si rivela di successo, ma cosa accade quando il ruolo terroristico inizia a coincidere con la loro identità?
In scena c’è un tavolo, una banda di criminali, qualche pacco di patatine, delle bottiglie di Ichnusa e un ingombrante orgoglio sardo.
In un misto fra teatro documentario, sagre di paese e film poliziotteschi anni ’70, i banditi provano battute, studiano piantine, organizzano il piano per il prossimo colpo, davanti a un pubblico complice e sequestrato.
Anonimasequestri è la richiesta di un riscatto identitario; è il rapimento di ignoti; il tentativo fallimentare di darsi alla macchia nella speranza di venire arrestati, segnalati. Chiamati per nome.