Uno spettacolo che si rivolge all’immaginario dei studenti. A partire dalle parole e dalle filastrocche che Anna Sarfatti ha dedicato alla nostra carta fondamentale, Riccardo Rombi ha costruito una cornice narrativa singolare e suggestiva.
Vulcania è una nave che attraversa la storia del 900: prima come transatlantico, poi come nave militare e ospedale, rotta Genova/Napoli/New York… ma è anche un non luogo, un punto di partenza, un mezzo per viaggiare e raggiungere nuovi orizzonti, un punto d’arrivo. Siamo nel 1947. Bice, una astronoma fiorentina, e Fifì, un maestro siciliano, vivono clandestinamente sul Vulcania dal ‘44. Sfuggiti alle retate fasciste, non sanno che la guerra è finita, sono ignari di tutto. Ma a nascondersi non sono i soli, anche le cameriere Lia e Rosa hanno i loro motivi per non scendere dalla nave…
L’Italia è un luogo dove tutto sta per ripartire. La monarchia e il fascismo non esistono più e l’Assembla Costituente sta lavorando alla carta dei diritti, una legge fondamentale del nuovo stato democratico italiano. I nostri protagonisti, come i ragazzi a cui si rivolge lo spettacolo, per la prima volta sentono parlare di diritti e doveri del cittadino e sentono nell’aria il vento del cambiamento, le sue promesse. È così che cominciano a immaginare una Carta che rappresenti la loro terra, che unisca, difenda e protegga ogni cittadino, dalle vette delle Alpi alla madunnina del Duomo di Milano fino alle tonnare siciliane, e oltre ancora…
età consigliata dai 10 anni
tecnica utilizzata teatro d’attore
temi i diritti e la Costituzione
durata 60 minuti