Spettacolo Vincitore Premio Eolo 2022 – Menzione di Teatro di Figura
Per la cura e l’attenzione con cui Michela Marrazzi, su drammaturgia e regia di Tonio De Nitto, anima, nel vero senso della parola, una marionetta ibrida in gommapiuma con le fattezze di una donna anziana alla ricerca del suo tempo passato, infondendole una tenerissima carica di umanità in uno spettacolo di toccante melanconia, a cui fa da contraltare il fisarmonicista Rocco Nigro che, con tanto di metronomo a fianco, le rammenta come il tempo sia un nemico inesorabile con cui fare i conti.
È un dialogo tra due anime “Paloma”. Uno scambio scenico ed emozionale tra il fascino di una bambola, che riproduce con grazia e minuzia la realtà dei gesti di una donna anziana, e quello della musica, che quei gesti li ispira, li accompagna, li asseconda.
È così che, in scena, Paloma è un’anima canterina, dai grandi occhi profondi, con i suoi bagagli pieni del tempo trascorso e che mai più ritornerà, perché il tempo si sa, divora le cose semplici, come l’infanzia, la giovinezza, l’amore, la vita.
Con lei c’è un’altra figura che aspetta, osserva, scandisce e determina silenziosa il compiersi di questo viaggio e per farlo utilizza uno strumento musicale ed un metronomo. E’ una presenza misteriosa quella del tempo o chissà chi e Paloma cerca ingenuamente di sfuggirgli con il suo carico di ricordi.
Valigia dopo valigia sulla scena affiorano i ricordi di Paloma, piccoli teatrini affidati a tecniche diverse del teatro di figura. Voce e canto attraversano le song della tradizione sudamericana che da sempre non ha timore di affrontare temi come la morte, anzi li ha totalmente integrati nella propria cultura.
In scena Michela Marrazzi, con la sua la bambola, una marionetta ibrida in gommapiuma a cui ha donato forma, gesti e anima e un musicista con la sua fisarmonica ad attraversare le emozioni di questo viaggio.