Due esperti di divulgazione ambientale incontrano il pubblico per una conferenza sulla biodiversità, e devono subito fare i conti con una serie di problemi. La tecnologia non funziona come dovrebbe, mancano oggetti e strumenti. Ma saranno proprio questi limiti a far esplodere una creatività ironica e surreale, che tra esperimenti rigorosamente non scientifici che prevedono il coinvolgimento di bambini, balletti, dialoghi, rap, metteranno in scena l’importanza di farsi carico della custodia della casa comune che abitiamo insieme alle altre specie viventi.
E il primo e più semplice modo che noi umani abbiamo per custodire la terra, per dare forma al paesaggio che ci circonda ma anche alla qualità dell’atmosfera in cui respiriamo, passa per il nostro piatto, per le scelte alimentari nella vita quotidiana.
E, con la convinzione che la specie umana contenga in sé sia il problema che la soluzione alla crisi ecologica che stiamo attraversando, lo spettacolo si conclude con un ottimista e gioioso inno alla sopravvivenza della vita sulla terra.