𝗧𝘂𝘁𝘁𝗼 𝗲𝘀𝗮𝘂𝗿𝗶𝘁𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗼 𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗮𝗰𝗼𝗹𝗼 𝗟𝗔 𝗩𝗔𝗟𝗜𝗚𝗜𝗔 𝗰𝗼𝗻 𝗚𝗶𝘂𝘀𝗲𝗽𝗽𝗲 𝗕𝗮𝘁𝘁𝗶𝘀𝘁𝗼𝗻, 𝗶𝗻 𝘀𝗰𝗲𝗻𝗮 𝗴𝗶𝗼𝘃𝗲𝗱𝗶̀ 𝟵 𝗳𝗲𝗯𝗯𝗿𝗮𝗶𝗼, 𝗼𝗿𝗲 𝟮𝟭.𝟬𝟬, 𝗮𝗹 𝗧𝗲𝗮𝘁𝗿𝗼 𝗱𝗶 𝗠𝗶𝗿𝗮𝗻𝗼!
Lᴀ sᴇʀᴀ ᴅɪ sᴘᴇᴛᴛᴀᴄᴏʟᴏ ʟᴀ ʙɪɢʟɪᴇᴛᴛᴇʀɪᴀ sᴀʀᴀ̀ ᴄᴏᴍᴜɴǫᴜᴇ ᴀᴘᴇʀᴛᴀ ᴅᴀʟʟᴇ ᴏʀᴇ 20: ᴇᴠᴇɴᴛᴜᴀʟɪ ᴘᴏsᴛɪ ᴅɪsᴅᴇᴛᴛɪ ᴀʟʟ’ᴜʟᴛɪᴍᴏ ᴍᴏᴍᴇɴᴛᴏ sᴀʀᴀɴɴᴏ ᴍᴇssɪ ᴀ ᴅɪsᴘᴏsɪᴢɪᴏɴᴇ ᴅᴇɪ ᴘʀᴇsᴇɴᴛɪ ɪɴ ʙᴀsᴇ ᴀʟʟ’ᴏʀᴅɪɴᴇ ᴅɪ ᴀʀʀɪᴠᴏ ᴀʟʟᴀ ʙɪɢʟɪᴇᴛᴛᴇʀɪᴀ (sᴀʀᴀ̀ ғᴀᴛᴛᴀ ᴜɴᴀ ʟɪsᴛᴀ ᴅ’ᴀᴛᴛᴇsᴀ ɪɴ ʟᴏᴄᴏ ᴀ ᴘᴀʀᴛɪʀᴇ ᴅᴀʟʟᴇ ᴏʀᴇ 20 ᴅɪ ɢɪᴏᴠᴇᴅɪ̀ 9 ғᴇʙʙʀᴀɪᴏ).
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Quando si parte per non tornare mai più, come si guarda ad ogni oggetto che si lascia? E soprattutto, ad ogni oggetto che si prende con sé?
Una storia dissacrante, ironica, di amore e odio verso un paese che si lascia. Una carrellata di personaggi che riemergono dalla memoria; uomini e donne raccontati con il filtro della distanza, della distorsione e della comicità.
La valigia, così personale e unica, di Dovlatov diventa metafora della diasporica condizione umana, di un sentirsi emigranti dello spazio e del tempo. Emigriamo dalla nostra giovinezza, da un passato fatto di persone, di immagini, di episodi e sentimenti che il ricordo ha la forza di immortalare e resuscitare.
Attraverso gli oggetti e i ricordi, Battiston dà vita a una serie di personaggi. In questo continuo passaggio tra presente e passato, si articola lo spettacolo che usa come dispositivo di racconto e di evocazione uno studio radiofonico, attingendo alla storia di Dovlatov giornalista e reporter.
Un testo per provare a dissacrare il sacro; per imparare a rispettare ciò che rispettabile non è, per capire che, a dispetto di ogni logica, i valori umani esistono solo al di fuori delle convenzioni.