Alice e Teo inventano una diavoleria dopo l’altra per fare impazzire la loro maestra, che alla fine è costretta a licenziarsi.
Arriva allora a scuola un nuovo direttore: un Troll. È spietato: costringe i bambini a lavorare tutto il giorno in una miniera d’oro; non appena un bambino fa una cattiva azione, viene mangiato dal Troll. Alice e Teo cercano allora di ribellarsi, ma nessun adulto sembra prendere sul serio la loro angoscia.
Dennis Kelly ha scritto il testo ispirandosi a Roald Dahl. È una storia che cerca di risparmiare ai bambini la cruda realtà senza per questo trarli in inganno. Se la realtà porta alla finzione, la finzione permette una migliore comprensione della realtà.
Dietro il racconto della scuola, c’è la realtà che incombe: la rappresentazione “Trollifica” di una dittatura, lo sfruttamento del lavoro minorile, la consapevolezza di cos’è l’ingiustizia, il concetto di capro espiatorio, in particolare la figura del barbaro, nel senso etimologico, che non parla la nostra lingua, che non viene compreso e che viene escluso dalla società.
Il testo è lo sguardo di due bambini su una realtà complessa.
dai 6 anni