Favole al Telefono è lo spettacolo che La Piccionaia dedica nel 2020 al centenario Rodariano. La sua particolarità è quella di mettere in gioco le celebri favole di Rodari con la tecnica del tele-racconto, una originale interazione tra gli attori e l’immagine digitale creata dal vivo.
Una coppia di genitori in viaggio dialogano via smartphone con i figli a casa, in una divertente gara sul confine tra reale e virtuale, mettendo in scena il paradosso dell’essere presenti a distanza. Una sfida che sfrutta un ricco repertorio di immagini debitrici alla lezione estetica di Bruno Munari, illustratore della prima edizione del libro. E così alla voce del ragionier Bianchi di Varese si aggiungono le immagini videoproiettate di oggetti quotidiani che accompagnano la narrazione. Bicchierini di gelato, le tessere del tangram, costruzioni di legno, dei biscotti, una pennellessa, conchiglie, un orologio, automobiline ed altri piccoli oggetti vengono ingigantiti dal vivo grazie all’occhio della telecamera. Il racconto crea personaggi ed ambienti di alcune tra le più famose e divertenti favole di Gianni Rodari.
La camminata di un distratto, il palazzo di gelato, il palazzo da rompere, La zia Ada, Alice cascherina, Giacomo di cristallo e la viola al polo nord, si snodano in un continuo gioco poetico e di stupore. Perché, come dice uno dei personaggi, “ci vuole una grande fantasia ed una forte immaginazione” per immaginare cose che non ci sono e farle esistere. Una vera e propria grammatica della fantasia che permette a questi racconti di attraversare i decenni e le grandi trasformazioni del mondo dei ragazzi e delle famiglie senza risentirne.
Come sassi gettati in uno stagno le loro parole mettono in moto la nostra immaginazione, non la lasciano tranquilla, producono onde di superficie e profondità, provocano una serie infinita di reazioni a catena, coinvolgendo nella loro caduta suoni e immagini, analogie e ricordi, significati e sogni.
Questa nuova edizione dello spettacolo, dopo la prima che dal 2005 ha viaggiato per oltre dieci anni sui palcoscenici di tutta Italia, nasce dal passaggio di consegne tra Paola Rossi e Carlo Presotto ai giovani artisti Aurora Candelli e Julio Escamilla.
Rossi e Presotto si muovevano a loro agio all’interno della tecnica del teleracconto, che li aveva visti protagonisti fino dall’incontro con il suo creatore Giacomo Verde ai primi degli anni ‘90. Candelli ed Escamilla, nativi digitali, si muovono nell’interazione tra teatro e tecnologie con una nuova agilità, reinventandone la modalità di narrazione e guardando avanti, proiettando nel futuro il grande bagaglio di esperienza de La Piccionaia.
Età consigliata: dai 5 anni
Tecnica utilizzata: teatro d’attore, videoproiezioni, immagine digitale creata dal vivo
Temi: la favola, Rodari