Le nuove generazioni sono molto sensibili alle tematiche ambientali, tuttavia spesso non hanno un’adeguata conoscenza né dei fondamenti scientifici dei problemi ambientali, né delle connessioni pratiche tra produzione, consumi e impatto sull’ambiente. Così, anche se molti giovani hanno la volontà di contribuire attivamente, solo pochi sanno cosa, concretamente, potrebbe o dovrebbe essere fatto. La fase centrale del progetto ha attivato una serie di percorsi laboratoriali nelle scuole della città di ogni ordine e grado, dall’infanzia alle superiori. Tre sono stati gli elementi fondamentali dei laboratori:
L’attività, intitolata Storie di acqua, di terra e di luce, è stata progettata da Aurora Candelli (attrice, regista e formatrice de La Piccionaia, specializzata nei linguaggi per l’infanzia, laureata in psicologia con particolare interesse per l’età evolutiva) e condotta da Aurora Candelli e Julio Escamilla. Per quanto riguarda i contenuti ambientali, la progettazione è stata realizzata con il contributo di Davide Primucci (Laboratorio Spazi Rurali e Boschi Urbani, agronomo). Il progetto ha permesso di realizzare 8 sessioni laboratoriali in 6 diverse scuole dell’infanzia della città: Burci, Dame Inglesi, istituto Farina, San Francesco, Bruno Munari e Levis Plona. Una storia ogni volta diversa ha fatto da cornice a ciascun incontro, che si è sviluppato con giochi a tema e attività creative in cui i bambini sono stati accompagnati a interagire con materiali naturali come foglie, terra, sassolini, semi.
L’attività è stata progettata da Carlo Presotto con Daniele Zovi e condotta da Carlo Presotto con Paola Rossi
L’attività è stata progettata da Aurora Candelli (attrice, regista e formatrice de La Piccionaia, specializzata nei linguaggi per l’infanzia, laureata in psicologia con particolare interesse per l’età evolutiva) e condotta da Aurora Candelli e Julio Escamilla. Per quanto riguarda i contenuti ambientali, la progettazione è stata realizzata con il contributo di Margherita Ferrari (Oddkin, floral designer). Il laboratorio ha coinvolto le classi I A, I B, I C e I D della Scuola secondaria di I Grado “G. Ambrosoli (Istituto Comprensivo 9).
I laboratori hanno coinvolto due scuole superiori di Vicenza: il liceo scientifico “G.B.Quadri” e l’IIS “S.B.Boscardin”.