IMPACT

Il progetto

Oggi siamo di fronte a una crescita di attacchi xenofobi e retorica in Europa e nei paesi balcanici. Alla luce di ciò, il progetto IMPACT Inclusion Matters: using Performing Arts towards Cohesion and Tolerance, che riunisce partner dell’Unione Europea e dei Balcani occidentali, si è adoperato per costruire una migliore comprensione, tolleranza e solidarietà tra i rifugiati ei cittadini europei per prevenire la radicalizzazione e la creazione di “alterità” da entrambe le parti.

IMPACT è stato progettato per promuovere l’inclusione sociale sviluppando strategie, tecniche e metodologie artistiche rivolte a rifugiati e cittadini a livello locale. Il progetto ha sviluppato una pedagogia innovativa che utilizza le forme d’arte come mezzo per riunire giovani rifugiati, richiedenti asilo e comunità locali.

IMPACT Inclusion Matters: usign Perfoming Arts towards Cohesion and Tolerance è  finanziato dal programma dell’Unione Europea Erasmus+
Call 2018 Round 3 KA2 – Cooperation for Innovation and the exchange of good practices
KA205 – Strategic Partnership for Youth

DURATA: 24 mesi
DATA DI INIZIO: 01/03/2019
DATA DI FINE: 28/02/2021
CODICE DEL PROGETTO: KA205-B314E27C
BUDGET COMPLESSIVO DEL PROGETTO: € 182.946,00

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Il contesto

Gli episodi e la retorica xenofoba continuano ad aumentare in tutta Europa, mentre circa 705.000 cittadini di paesi terzi hanno presentato domanda di asilo nei paesi europei nel 2017. Inoltre, negli stati balcanici sta emergendo un nuovo fenomeno: dal 2018 i paesi balcanici stanno vivendo un nuovo afflusso di rifugiati dall’Africa e dal Medio Oriente e un corrispondente aumento delle domande di asilo.

I rifugiati sono spesso traumatizzati a causa dello stress della guerra e delle condizioni disumane in cui sono fuggiti (sulle barche, attraverso deserti e montagne, ecc.), e della violenza che hanno subito. Lo stress non finisce quando raggiungono l’Europa. Al loro arrivo, vengono collocati nei campi o nei centri di asilo, dove ricevono un riparo e le loro esigenze fondamentali vengono soddisfatte. Il rapporto mostra che, più a lungo i rifugiati rimangono nei campi e nei centri, più la loro salute mentale si deteriora, principalmente a causa dell’isolamento e della mancanza di controllo sulla propria situazione. Ciò influisce gravemente sullo sviluppo dei giovani.

Gli studi dimostrano che strategie artistiche come la danza, la musica e il teatro possono avere un effetto positivo sullo stato mentale e sull’empowerment delle persone vulnerabili. L’uso di diverse arti performative come il teatro e la musica migliora effettivamente la capacità delle persone di far fronte alla loro situazione, aumenta la loro qualità della vita, abbassa i livelli di depressione e aumenta il senso di speranza e fiducia in se stessi. Altri studi mostrano che le strategie artistiche performative sono uno strumento utile per promuovere l’inclusione sociale, la tolleranza e la solidarietà nelle comunità.

Con la recente crisi dei rifugiati, la necessità di promuovere l’inclusione sociale e la tolleranza è diventata più importante che mai a causa dell’influenza dei media e politica sull’opinione pubblica. Stereotipi di richiedenti asilo giovani, pericolosi e in cerca di fortuna sono rappresentati nei media, mentre aumentano gli attacchi xenofobi contro i rifugiati in Europa. IMPACT utilizzerà le arti perfomative per contrastare lo stereotipo dei giovani rifugiati come un pericolo per la civiltà europea e mostrerà che essi sono semplicemente esseri umani, con i propri sogni, obiettivi, passioni e aspirazioni. Il progetto affronterà la mancanza di azioni per l’inclusione sociale dei rifugiati, in particolare nei paesi dei Balcani, dove tra le comunità locali esiste un crescente comportamento di giudizio e stereotipi nei confronti dei rifugiati.

Gli obiettivi

  • IMPACT si è concentrato sulle arti performative come una strategia per aiutare i rifugiati e i cittadini locali a conoscere le reciproche esperienze, cultura e valori. Il progetto ha sviluppato una pedagogia innovativa che utilizza le forme d’arte come mezzo per riunire giovani rifugiati (16-35 anni) e comunità locali, per creare un ponte di comprensione tra di loro. Per fare questo, è partito dalla raccolta, per la prima volta in Europa, delle metodologie esistenti sull’uso dell’arte nell’inclusione sociale, per sviluppare in seguito la nuova metodologia IMPACT.

Il progetto ha raggiunto i seguenti obiettivi:

  • prevenire il razzismo e l’intolleranza promuovendo il dialogo interculturale
  • rafforzare la comprensione, l’empatia e la solidarietà
  • promuovere l’inclusione sociale facendo incontrare rifugiati e cittadini locali
  • rimuovere le barriere (ad es. pregiudizi e lingua)
  • favorire lo sviluppo professionale e personale
  • fornire un’educazione informale (ad es. uso della creatività, competenze trasversali)
  • promuovere valori europei come la democrazia, la cittadinanza attiva, la diversità e la coesione

Gli output

IMPACT ha realizzato:

  • 1 workshop pedagogico internazionale, coordinato da La Piccionaia a Vicenza dal 23 al 26 luglio 2019, e condotto da Carlo Presotto, con 14 artisti (2 per partner, tranne ALDA), per la condivisione delle buone pratiche esistenti e lo sviluppo della nuova metodologia IMPACT per la realizzazione di workshop teatrali e performativi interculturali per l’inclusione sociale;
  • una serie di workshop locali per rifugiati, migranti e cittadini locali insieme, per l’applicazione della nuova metodologia, adattata ai differenti contesti locali. In Italia, La Piccionaia ha realizzato 3 workshop online (a causa delle restrizioni anti-Covid) condotti da Rosella Pizzolato e Valentina Dal Mas, con una restituzione finale dal titolo “Di che colore è il tuo nome”. Il percorso ha incluso una azione di Training of Trainers;
  • un documento di Linee Guida per l’integrazione sociale attraverso le arti performative, che include i risultati del progetto e mira a consentire la progettazione e la realizzazione di laboratori per l’integrazione sociale dei migranti e dei cittadini locali, attraverso l’uso del teatro e delle arti performative;;
  • un video promozionale per l’educazione digitale;
  • una conferenza finale che ha avuto luogo online il 20 maggio, riunendo i rappresentanti delle organizzazioni della società civile, del teatro e di altre istituzioni coinvolte nell’area del progetto.

Guarda la performance “Di che colore è il tuo nome”

Scarica le IMPACT Guidelines: social integration through performing arts

Guarda il video IMPACT for digital education

Guarda il video della Conferenza Finale

Guarda il video “Can multicultural dialogue help ease tensions on the “Balkan Route” of migrations? (21/12/2020, Regional Forum “Remembrance and intercultural dialogue” – Balkan Network for Local Democracy) 

I partner

Lead partner

  • Videnscenter for Integration – Municipality of Vejle (Denmark)

Partner

  • AADL – Association des Agences de la Democratie Locale (Strasburgo, France)
  • La Piccionaia – Centro di Produzione Teatrale (Vicenza, Italy)
  • Agencija Lokalnu Demokratiju (Niksic, Montenegro)
  • Udruzenje Agencija Lokalne Demokratije Mostara (Mostar, Bosnia and Herzegovina)
  • Coalition of Youth Organizations SEGA Association (Prilep, Macedonia)
  • Drustvo Za Razvijanje Prostovoljnega dela Novo Mesto – Association for Developing Voluntary Work (Novo Mesto, Slovenia)
  • Centar Za Urbani Razvoj Udruzenje – Urban development center (Beograd, Serbia)