“A Christmas Carol” di Charles Dickens è una storia che è stata scritta in un tempo lontano, diverso dal nostro. Pensate: c’erano i lampioni, ma non le lampadine. C’erano le poste, ma non le cartoline. Esistevano le nonne, ma nessun Pandoro o Panettone. Però esisteva già la solitudine, lo stress, e la paura di aggiungere un posto alla propria tavola. In questo viaggio nel tempo, fatto di immagini, parole, immaginazione, andiamo alla scoperta di incantesimi e idee per sconfiggere i fantasmi di ieri e di oggi e intonare, finalmente insieme, “un canto per Natale”.
In questa riscrittura firmata da Andrea Falcone (autore di “Tutto Storto” e di spettacoli per bambini), con le illustrazioni originali di Matteo Galasso e un’interprete d’eccezione (l’attrice Angela Burico), la letteratura incontra il design e la recitazione. La performance riutilizza una forma di narrazione molto antica, nata in Giappone quasi mille anni fa: il “Kamishibai”. Questo linguaggio sfrutta un piccolo teatro di legno che, dall’inizio del secolo scorso, viene montato su una bici.