Nuovi mondi. Le mie trisavore impertinenti

Kamishibai

Inquanto Teatro

Ven 13 Settembre 2024, 17:45
Info

con Elisa Vitiello

testo Matilde Piran

regia Giacomo Bogani

illustrazioni Floor Robert

grafica Laura Lapeby

teatro di legno Eva Sgrò

Il Kamishibai è un progetto artistico ispirato ai “teatri di carta” giapponesi, una forma di narrazione molto antica, nata quasi mille anni fa. Questo linguaggio sfrutta un piccolo teatro di legno che, dall’inizio del secolo scorso, viene montato su una bici.
Come funziona? Il narratore richiama l’attenzione dei presenti con un segnale sonoro e apre la cornice rettangolare del teatro. Qui vengono mostrati, uno dopo l’altro, i disegni che accompagnano la storia. Il narratore conduce così la sua performance, alternando il racconto distaccato con l’immedesimazione nei personaggi, stimolando gli ascoltatori con domande, indicando in ogni disegno gli elementi narrati e trovando, al momento giusto, un riferimento esterno nello spazio che lo circonda. Alcuni storici vedono nel Kamishibai l’antenato diretto dei cartoni animati giapponesi. In realtà e molto di più: uno strumento per stimolare l’immaginazione, raccontare storie, unendo teatro, letteratura e illustrazione.

Si propongono due rappresentazioni, diverse tra loro, con una pausa di 30-45 minuti tra la prima e la seconda:

Nuovi Mondi è uno spettacolo che unisce scrittura, illustrazione, recitazione. È il racconto di tre figure femminili che hanno cambiato radicalmente il nostro immaginario, anticipando i tempi e riscrivendo le regole del gioco.
La storia della ragazza che ha inventato Frankenstein, di quella che ha immaginato il computer, e di una donna che ha indagato le stelle, diventano lo spunto per un viaggio nel tempo, un invito rivolto specialmente ai più piccoli, per continuare a inventare, indagare e immaginare.

Lo spettacolo parte da un nuovo testo per bambini della scrittrice Matilde Piran che intreccia i saperi umanistici e scientifici. Nuovi mondi è una proposta artistica ideata per mettere in circolo le conoscenze, offrire agli spettatori più giovani strumenti di comprensione del mondo e, in particolare, proporre una nuova narrazione delle competenze STEM (scienza, tecnologia, ingegneria, matematica) e delle figure femminili che le hanno promosse.

 

Il progetto è stato cofinanziato dall’Unione europea - Fondo Sociale Europeo Plus, nell’ambito del Programma Nazionale PN Metro Plus e Città medie Sud 2021-2027