Tre liriche


Eat the catfish

Sab 29 Marzo 2025, 19:00
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uno spettacolo di Eat the catfish
con Dario Caccuri, Chiara Ferrara, Jacopo Neri
regia e drammaturgia Jacopo Neri
musiche originali Enrico Truffi

Parte di una trilogia avviata nel 2020, quando il contatto umano era pervaso da una minaccia invisibile, Tre liriche esplora il nesso tra amore e paura: paura del coinvolgimento, durante le prime fasi della relazione, paura della perdita, mentre il rapporto si fa più stabile, paura dell’oblio, quando la storia sta ormai volgendo al termine. Lungo il corso dello spettacolo, l’Io parlante tenterà in tutti i modi di controllare l’inevitabile volubilità dei legami umani, adottando i comportamenti più surreali dentro e fuori la vita di coppia, nell’utopica ricerca di una sicurezza totale.

Dal punto di vista drammaturgico, i tre attori presenti in scena incarnano le diverse parti di una sola identità presa nei travagli dell’amore: la parte razionale, che vuole risolvere il turbamento con la logica, quella emotiva, che cerca costantemente di mediarlo, quella inconscia, infine, che lascia esplodere nel mondo tutto il carico dionisiaco del dolore.

In accordo alla complessità delle tematiche trattate, Tre liriche si serve di linguaggi fortemente ibridi: uno stile testuale che mescola elementi narrativi, elementi poetici e quelli propri del monologo classico; una partitura musicale che unisce acustico, elettronico e rumoristico; una recitazione in bilico tra naturalismo e studio dell’espressività vocale basato sull’uso del microfono.

Note sulla compagnia

Eat the catfish è una compagnia informale fondata nel 2015 dal regista, drammaturgo e attore Jacopo Neri e dal musicista e compositore Enrico Truffi. La ricerca teatrale spazia tra vari generi, unendo a una forte attenzione per la componente testuale la sperimentazione sui linguaggi visuali, sonori e performativi. Gli spettacoli della compagnia sono stati rappresentati in vari festival sul territorio nazionale, quali Dominio Pubblico, Bonsai, Carnevale della Biennale di Venezia. Nel 2019 la compagnia ha collaborato con Stefano Benni alla drammaturgia di Ululuna, spettacolo ispirato al repertorio di Julio Cortàzar; nell’estate dello stesso anno, ha partecipato alla residenza Artefici, sostenuta dal Mibac e dalla Regione Friuli Venezia Giulia, con la pièce originale La parola magica. Dal 2020, la ricerca della compagnia si è estesa anche all’ambito cinematografico, con la la realizzazione di cortometraggi ammessi in varie rassegne nazionali e internazionali, quali Abbey Film Festival, Aurora Film Festival, The Paus Premieres Film Festival.