totemica
Totemica nasce nel periodo della pandemia come riflessione sulla condizione umana contemporanea ed il suo senso di onnipotenza perpetuo. Sono abitato dal dubbio come non mai, la pandemia ha mosso e rotto molte delle mie certezze. Il mio rito quotidiano è disintegrato, alla ricerca di una base ove poggiarsi. Spesso mi ritrovo a navigare in una sorta di spazio siderale, nel quale so di non poter riporre alcuna certezza. Totemica è una divinità decaduta che non sa più chi è, che non si riconosce più in nessun luogo e nessun credo. La coreografia esibisce un dio irriconoscibile nel presente, concreto nella storia, energia viva ma scaduta in un limbo non identificato. Potente tamburo muto che risuona a tratti. L’interprete ricade nel silenzio più enigmatico di una nuova ricerca di se stesso, senza fine. Totemica vuole essere la testimonianza fisica ed emotiva di questa situazione, in cui si abita una sacralità dispersa priva di appigli.
ruggine
Haiku:
“Autoritratto
Rumore stride
Naturale dentro”
M.P.
Partitura coreutica sopra un fastidio indefinito. Ruggine è una coreografia che parte da un’analisi introspettiva su tutto ciò che crea stridori dentro il mio animo. Una dedica all’oscuro, all’inquietudine, alla violenza che mi anima, un’indagine rivolta alla parte che di solito resta occultata dal sistema educativo. È il residuo che viene spazzato via e che inevitabilmente torna. Come un evento che ciclicamente si ripresenta. È il tempo che passa, che lascia il segno che non vuoi.