Le due coreografe e performer Silvia Gribaudi e Chiara Frigo decidono di intraprendere una nuova creazione che unisce in un’unica serata le diverse poetiche.
Dopo il debutto avvenuto al Teatro Comunale Città di Vicenza, lo scorso 30 giugno, il Teatro Ballarin di Lendinara presenta in questa serata speciale le personalissime visioni creative e concezioni del corpo e delle sue trasformazioni. È una serata creativa che unisce diverse poetiche per indagare cos’è un‘intima rivoluzione. Durante il confinamento ognuno ha percepito il tempo come una variabile irregolare dentro cui il corpo si è trasformato. Nel progetto artistico l’attenzione del tempo si concentra così sulla “divina presenza del corpo” nel presente e sulla sua proiezione verso nuovi scenari, con le personalità delle due artiste che raccontano il tempo presente e contemplano futuri possibili. A questa percezione del tempo si aggiunge il senso della parola rivoluzione: uno spostamento che può essere interno, ma che può manifestarsi anche nella forma; la performance infatti valorizza il processo creativo e la relazione con l’altro come atto poetico di condivisione di una crescita comune nel tempo pandemico.
Cosa è un‘intima rivoluzione? Ognuno di noi durante il confinamento ha percepito il tempo come una variabile irregolare dentro cui il corpo si trasformava.
Nel progetto artistico dello spettacolo l’attenzione del tempo si concentra sulla “divina presenza del corpo” nel presente e sulla sua proiezione verso nuovi scenari. Due artiste, due storie che portano dal mistico al terreno, dall’epico al comico, due personalità che raccontano il tempo presente e contemplano futuri possibili. In che modo viviamo il nostro tempo? Quanti contrasti possono esistere nello stesso tempo? Come stiamo elaborando e proiettando il nostro tempo verso il futuro?
intervista a Silvia Gribaudi
intervista a Chiara Frigo