«Tre attori impegnati in monologhi che non riescono a farsi dialogo, per raccontare un universo di relazioni sentimentali e generazionali bloccato nella coazione a ripetere, come riflesso di un disagio che trova nell’ironia il viatico per una ricerca pressante di attenzione. Un testo irresistibile cui giova la presenza scanzonata di attori affiatati ed efficaci»
Giuria del Premio Scenario 2017
Intimità è un discorso, un’analisi, uno spettacolo, intorno alla nostra tendenza a ripetere, nelle relazioni, gli stessi schemi di comportamento. Tre attori cercano di parlarne, in modo a un tempo pubblico e privato: perché le mie relazioni non riescono a durare? Perché in una coppia mi sembra di annullare me stesso? Perché sono sei mesi che non facciamo sesso, amore mio? Forse il teatro è il luogo giusto per esplorare queste dinamiche, al microscopio e al rallentatore: gli attori, con il pubblico ogni sera diverso e ogni sera uguale, cercano loro stessi l’accesso a questa dimensione segreta, opposta alle nostre ripetizioni, opposta alla solitudine, al narcisismo, alla distanza, alla formalità: l’intimità. Attori e pubblico non sanno niente gli uni degli altri, eppure sono entrambi lì, a cercare con determinazione e amore di costruire una relazione di reciproco ascolto, che ci accompagni anche e soprattutto fuori dal teatro, che entri in risonanza con le relazioni con le persone importanti per noi, con i nostri amici, con le nostre famiglie, con le nostre comunità di riferimento. Questo spettacolo, attraverso una storia forse d’amore tra attori e pubblico, vuole esplorare la ricerca di un equilibrio tra le reciproche disponibilità a lasciarsi comprendere, sorprendere, ascoltare. Vuole essere un contesto sperimentale in cui confrontarci con la nostra disponibilità ad essere o non essere: in intimità.