Gabriella Greison, fisica, scrittrice, drammaturga e attrice, ci narra la storia di Mileva Maric, studentessa di matematica e fisica del Politecnico di Zurigo a fine Ottocento, capace di sfidare e vincere i pregiudizi subiti dalle donne in ambito scientifico. Tra i banchi di scuola conosce Albert Einstein: Gabriella Greison ci racconta, attraverso la voce di Mileva, la loro storia d’amore fino al divorzio. Dopo lunghi mesi di corteggiamento, in cui condividono tutti gli aspetti più sani e belli della vita universitaria, comprese le nozioni di fisica che studiano e approfondiscono insieme, e i laboratori dove vedere la fisica, Mileva cede al Albert, e si lascia trasportare dall’amore. Mileva per tutto questo tempo ha un’amica immaginaria con cui parlare della sua evoluzione come donna e come scienziata, Madame Marie Curie, che lei vede come un riferimento indiscusso. Ma arriverà l’autunno nella vita di Mileva, a cui farà seguito anche l’inverno, con i due figli da mantenere e l’esplosione di Einstein come scienziato, strada che a lei sarà preclusa. Le ricerche di Gabriella Greison prevedono un altro importante snodo: le voci che venivano messe in giro su Mileva (tra gli altri, dalla madre di Einstein), non erano vere, e la sua seconda vita lei la vive eccome.
La nuova primavera e la sua nuova estate le verrà data proprio da Gabriella Greison (anche lei fisica) che sul palco interpreta un personaggio interessante, perché è un incrocio con se stessa e appunto chi ha amato Einstein al punto da creare un percorso nella propria vita mettendo al centro lui e la sua fisica. L’amore di Mileva per Einstein è lo stesso della Greison, ed è proprio grazie a una donna come Mileva che le ragazze e le donne di oggi possono realizzare i propri sogni, frequentare facoltà scientifiche e realizzarsi prima di tutto per se stesse.
La successione delle stagioni rappresenta la vita di Mileva ma anche quella di tutte noi, perché specchiandoci nelle donne coraggiose che ci hanno preceduto vedremo riflessa la parte di noi stesse di cui prenderci cura come il più prezioso dei regali della vita. L’idea di approfondire questa nuova visione della vita di Albert Einstein, dal punto di vista di Mileva Maric, nasce dall’esigenza di Gabriella Greison che nell’attualità vede nuove forme di stimolo, studio e confronto; mentre un tempo i biografi di Einstein sono stati tutti uomini, ed è per questo che l’immagine di Mileva ci è arrivata distorta.
Il monologo nasce grazie alle ricerche fatte tra Zurigo e Berna di Gabriella Greison per la scrittura del romanzo “Einstein e io”, edito da Salani.