Il nuovo lavoro teatrale di Massimo Carlotto narra del dolore e della grande capacità di resistenza degli esclusi nella nostra società. Sostenuto nel reading dall’inseparabile sassofonista Maurizio Camardi e dal fisarmonicista Sergio Marchesini, Carlotto ci porta nella “Pensione Lisbona”, regno incontrastato del signor Alfredo, il proprietario dal passato misterioso e un presente complicato: un uomo che indossa abiti maschili solo quando è costretto a uscire, mentre al sicuro, tra le mura della pensione, veste come una matura signora. Ogni camera ha una sua storia e il signor Alfredo le ricorda tutte mentre riflette sul tempo che passa, sul corpo che muta e sulle passioni che non si spengono mai.