Obiettivo educativo
L’obiettivo educativo è quello di promuovere una cultura della collaborazione e dell’interdipendenza tra le persone, contrastando in modo positivo gli stereotipi attivi già nei primi anni di vita che promuovono la competitività e limitano l’accesso a determinate attività considerate a priori come “non adatte” a bambine o bambini senza tenere conto dei loro bisogni, delle loro passioni, dei loro desideri.
Durante il processo di costruzione dello spettacolo, iniziato nell’autunno 2019 e sviluppatosi lungo il 2020, l’obiettivo di partenza è arrivato ad includere l’aspetto della competizione attraverso i social media. La competitività non si esprime più nella sola cerchia degli amici o della classe, ma attraverso internet ed il fenomeno delle sfide, le “challenge”, ha assunto nuove forme. A fronte del loro aumentato potere seduttivo può essere messa in campo una azione positiva di contrasto, che sposta la risposta al bisogno di riconoscimento e autorealizzazione sul piano della valorizzazione dell’originalità e del talento.
Linguaggio artistico
Il linguaggio principale è quello del teleracconto, che Paola Rossi e Carlo Presotto praticano da molti anni, a partire dalle collaborazioni con Giacomo Verde e con il gruppo Game over Tv. Si tratta di un linguaggio che fonde il lavoro dell’attore/narratore con la produzione di immagini dal vivo, utilizzando la videocamera e piccoli oggetti fortemente ingranditi. Un utilizzo creativo e sorprendente del mezzo digitale per generare visioni impreviste sulla realtà.
Lo spettacolo è stato costruito in una modalità particolare, con un laboratorio a distanza durante il quale gli artisti dialogavano con le classi attraverso le Lavagne interattive multimediali. Per questo i linguaggi della narrazione e del teleracconto dialogano anche con quelli utilizzati dagli youtuber e dai gameplay nella gestione dell’immagine negli streaming. Una ricerca che rimane poi anche quando lo spettacolo torna in presenza, giocando a svelare il funzionamento delle tecnologie, a scaldare i media, a non darli per scontati.
Soggetto
Alberto e Zoe sono due fratelli gemelli. Sono in gara da quando sono nati.
Zoe è nata per prima, ma Alberto pesava di più. Zoe ha messo per prima il primo dentino, ma Alberto ha iniziato prima a gattonare. Zoe ha imparato prima a parlare, ma Alberto ha imparato prima a camminare. Al mare Zoe nuota come un pesce, ma Alberto pesca più pesci di lei. Alla scuola materna Zoe finiva prima i lavoretti, ma quelli di Alberto erano più belli. Nella recita di fine anno, Zoe ha cantato, ma Alberto ha fatto tutti i balletti.
Arrivati alla classe terza hanno deciso di fare sul serio. E così li incontriamo impegnati in una serrata competizione per vedere chi diventa grande prima, affrontando prove via via più difficili. Una sfida sempre più faticosa, finché non hanno l’idea di allearsi per vincere insieme, invece di gareggiare l’uno contro l’altra. Ispirati da coppie di donne e uomini famosi, come Marie e Pierre Curie, Fred Astaire e la sorella Adele, Lucy Hawking e suo padre Stephen, scopriranno un intero universo. E sperimenteranno come mettere insieme diversi sguardi e diversi approcci permetta di affrontare in modo originale e (perché no) molto divertente, la realtà.
TRAMA
Ogni mattina il sole sorge
Alberto e Zoe sono gemelli, e sono in competizione da quando sono nati. Ma adesso hanno deciso di fare a gara su chi diventa grande per primo. La prima prova viene proposta da Zoe: se i grandi mangiano cose terribili, come la cioccolata amara, il piccante, o il ginseng, Alberto dovrà mangiare un frullato speciale realizzato da lei. Come andrà a finire?
Le sfide
Dopo che Alberto ha vinto la prima sfida, tocca a lui cercare di mettere in difficoltà Zoe. Decide di proporle di fare qualcosa di cui non ha voglia, come si lamentano sempre gli adulti di dover fare. Lui metterà in disordine la metà camera della sorella e lei dovrà resistere per 24 ore. Zoe ce la fa ed allora propone al fratello di resistere al solletico, lui supera la prova e chiede a Zoe di scendere in cantina al buio. a che punteggio siamo arrivati?
Cose da grandi
I due gemelli decidono di fare una cosa da veri grandi. portare via la merendina ad un bambino più piccolo a scuola, Ma a questo punto la mamma e la maestra intervengono. hanno rotto un patto, hanno fatto qualcosa che non si deve fare. Non è così che si diventa grandi. I due gemelli sono costretti a fermarsi ed a pensarci su.
Se diventare grandi fa sentire così a disagio a loro non piace per niente. Così i due gemelli decidono che diventare grandi non è una gara. Si tratta di individuare il proprio sogno e rincorrerlo. Alberto propone la storia dei fratelli Fred e Adele Astaire, due ballerini famosi. Zoe propone la storia della scienziata Marie Curie e di suo marito Pierre.
La danza delle galassie e dei pianeti
E se insieme cooperassero per costruire qualcosa in cui possono vivere entrambi? Come Stephen Hawking e sua figlia Lucy, uno astrofisico l’altra scrittrice, che insieme hanno scritto dei libri per ragazzi.
Ispirandosi alla coppia i due fratelli decidono di presentare alla loro classe insieme la storia della nascita dell’universo, del big bang. Zoe, appassionata di scienze racconterà la storia usando la telecamera, Alberto che ama ballare la interpreta danzando.
Perchè tutto nell’universo si muove e si trasforma. Le galassie, i pianeti, i leoni e le gazzelle. Non è una gara, è un grande gioco è una grande danza.