Soli in scena, Nicola Borghesi e Lodovico Guenzi dialogano per confrontarsi e ricercare insieme tutto quello che nella realtà pulsa ancora di una viva e inspiegabile magia, nello stile tipico di Kepler-452. Nata nel 2015 a Bologna, la compagnia si è contraddistinta fin dall’inizio per la sua ricerca artistica che ha portato il gruppo fuori dai teatri, nelle strade e nelle periferie per osservare la realtà attraverso la lente della scena. Di Kepler-452 ERT Fondazione ha prodotto Il giardino dei ciliegi – Trent’anni di felicità in comodato d’uso, spettacolo vincitore nel 2018 del Premio Rete Critica, e F. Perdere le cose.
«“There is no alternative”, amava ripetere Margaret Thatcher, riferendosi, naturalmente, al capitalismo. A noi – affermano Borghesi e Guenzi – che abbiamo trent’anni oggi non ce lo hanno nemmeno mai detto, tanto era evidente. Il cammino della nostra vita dentro il capitalismo sembra a volte la traversata di una landa desolata che perde via via linfa e colore. A volte la notte non dormiamo, stretti al cuore e alla testa da una strana ansia che non sappiamo dire, pieni di domande vaghe e spaventose. Forse è il terrore che si spengano anche le ultime scintille di non identico che stanno dentro e fuori di noi. Come sempre la risposta è fuori dalle mura di casa, all’esterno, in una passeggiata. Forse camminando possiamo cogliere ciò che, dentro al capitalismo, ancora non è identico, conserva una propria forza autonoma, una sorta di sottile magia che viene da lontano e ancor più lontano conduce».