cattivo
tommaso banfi“Ho paura. Mi vergogno a dirlo. Non lo dicessi, però, mi vergognerei di più. Ho paura perché ho speranza. Perché, assurdamente, sento di avere ancora qualcosa da perdere.”
Il testo di questo monologo nasce dal romanzo di Maurizio Torchio, Cattivi, edito da Einaudi nel 2015. Secondo romanzo dell’autore, ha per protagonista un detenuto condannato all’ergastolo e “dimenticato” nella cella di isolamento di un carcere-isola.
Una scrittura tesa e sospesa, una voce che ascolta mentre dice, che a volte abdica senza resistenza al silenzio e che diventare gesto, sospiro, sguardo. Un racconto a tratti lirico, come quando osserva dall’alto il mondo-carcere o il tempo immobile dell’isolamento, a tratti essenziale e semplice come l’umanità resiliente del protagonista. La vita prima, la vita dopo, l’istante del crimine che segna l’intera esistenza, la nudità della propria colpa, la violenza dell’istituzione, infine, anche, una vittima in un colpevole. La poesia si annida nei dettagli degli eventi, nei particolari dove la vita del carcere si raccoglie. La forza poetica di questo monologo sta anche nella recitazione di Tommaso Banfi: sorprendentemente organica, umida, rotta, arresa, così tecnicamente sofisticata da far scomparire l’attore e dimenticare ogni teatralità.
O forse chissà… la più dolce poesia sarà ciò che avverrà alla fine dello spettacolo: quello che noi, dopo essere stati vicini a questo cattivo uomo, scopriremo nei nostri cuori.
Maurizio Torchio debutta con la raccolta di racconti Tecnologie affettive (Sironi 2004) e a seguire pubblica i romanzi Piccoli animali (Einaudi 2009), Cattivi (Einaudi 2015) e L’invulnerabile altrove (Einaudi 2021).
Tommaso Banfi, classe ’74, dopo avere preso parte in produzioni di teatro contemporaneo e classico (Teatro Franco Parenti, Piccolo Teatro di Milano, co-fondatore compagnia Lupusagnus) e in produzioni cinematografiche (F.Archibugi, S. Soldini, D. Argento) si dedica ad una attività di doppiatore pubblicitario e speaker.
Giuliana Musso, attrice, autrice, regista. Ha dedicato gli ultimi vent’anni alla scrittura e l’interpretazione di spettacoli di teatro d’indagine. Premio Hystrio per la drammaturgia 2017, Premio della Critica 2021. I suoi testi sono pubblicati nella Collana teatro dell’editore Scalpendi e dalla rivista Hystrio.
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