Solo ultimamente abbiamo cominciato a capire il ruolo che ci eravamo scelti nel mondo: essere gli stranieri, sconosciuti che passano e ascoltano, privi di giudizio, senza schemi e sciolti da ogni legame.
Con questo ruolo, tra il santone e il barbone, abbiamo raccolto in giro per l’Italia centinaia e centinaia di pagine, di parole raccolte per strada. Un’enciclopedia d’incontri casuali, di racconti assurdamente reali, di lingue inconsuete. Trucioli. Scarti, frammenti sparsi, pezzetti leggeri che quando volano, lasciano polvere al proprio passaggio. Coi trucioli si accende il fuoco, si fa la carta, ci si pulisce il vomito. Anche se sembrano cose da niente, i trucioli non vanno dispersi, ma raccolti per poter essere riutilizzati.
Trucioli. Minuscole scene di minuscoli personaggi, per ricostruire un’Italietta in miniatura, tutta abitata dai più piccoli. Due attori e una valanga di voci, storie, caratteri, in uno spazio che è una casa, una strada, un’intera città. Da qui passa chi spera solo che non tuoni e chi costruisce un deltaplano per andare sulla luna. Un girotondo di gente che si riconosce e che sorprende. Per sentirsi tutti insieme e meno soli. Per ridere. Per riscaldarsi e sporcarsi sotto una cascata di trucioli.
BREVE BIOGRAFIA
Gli Omini nascono nel 2006 con il primo obiettivo di avvicinare le persone al teatro e di far nascereil teatro dalle persone. Da questo prende forma il progetto Memoria del Tempo Presente, che prevede la costruzione di spettacoli tramite indagini territoriali e interviste. Da più di dieci anni il gruppo gira l’Italia ascoltando la gente che s’incontra per strada, nei bar, nelle piazze, per creare spettacoli scritti con le storie e le parole della gente reale e restituire così un’immagine dei nostri tempi. In quindici anni di attività conducono un centinaio di blitz socio-antropologici in giro per l’Italia e circuitano tra festival, rassegne, piazze e stagioni teatrali di ogni genere e tipo. Primo compito, quello di creare una memoria del quotidiano e far vivere il territorio rendendo protagonisti i suoi abitanti.
Nel 2014 Gli Omini ricevono il Premio Enriquez come “Compagnia d’innovazione” per la ricerca e l’impegno civile e nel 2015 vincono il premio Rete Critica come miglior compagnia dell’anno. Dal 2021 sono residenti presso la Fondazione Teatro Metastasio di Prato. Dal 2018 Gli Omini hanno aperto a Pistoia la “Segheria”, sede operativa e sociale.
“Siamo tutti soli, siamo tutti diversi, siamo tutti Omini”
Francesco Rotelli, Giulia Zacchini, Luca Zacchini