In occasione della Giornata Mondiale dei Diritti dei Bambini
“Come l’avvicendarsi di un cielo dopo l’altro, dedico seguito al mio desiderio curioso e appassionato di dare corpo, voce, spazio alle vulnerabilitĂ umane. Avvicinandole, come si fa con un’animaletta impaurita, si affacciano timidi disgeli, si sbandierano ai quattro venti emozioni imbrigliate, si canticchia con spensieratezza, ecco che arriva il sole”
Ho un pezzettino in gola è la storia di una bambina di nome Rosalinda; la sua gola ospita un pezzettino, la sua pancia custodisce due nature.
A sinistra del suo ombelico brulicano parole sottili, morbide, scintillanti che non conoscono voce perché, quando provano ad uscire dalla sua bocca, si incagliano di fronte al suo pezzettino in gola, che non si sposta neanche di un millimetro. A destra del suo ombelico scalpitano parole che si riversano fuori dalla sua bocca come la lava di un vulcano, queste parole imbizzarrite Rosalinda non riesce a fermarle, non riesce a fermarsi.
Il bagno di casa sua è il suo rifugio, dove immagina e rivive persone e momenti che fanno parte delle sue giornate. Sogna ad occhi aperti per allenarsi alla realtà . Cercando modi per liberare le sue parole sottili, morbide, scintillanti, Rosalinda fa amicizia con le sue emozioni, trova calore nelle persone che la avvolgono, entra in confidenza con il suo pezzettino; insieme arrivano a danzare millimetri e onde di libertà e spensieratezza.
tecnica teatro danza
temi crescita, diversità , inclusione, fiducia in sé stessi
durata 50 minuti
fascia d’età  + 6 anni
Chi è Valentina Dal Mas
Valentina Dal Mas si forma nell’ambito della danza e del teatro a Parigi e in Italia con Abbondanza/ Bertoni, Dominique Uber, Nina Dipla, Michela Lucenti, Serge Ricci, Carolyn Carlson, Iris Erez, Raffaella Giordano, Alexandre Del Perugia. Dal 2014 è danzatrice per Abbondanza/Bertoni con cui collabora a diverse produzioni tra cui Femina e La morte e la fanciulla, vincitore del Premio Danza&Danza 2017 come migliore produzione italiana dell’anno e candidato al Premio Ubu 2017. Dal 2016 inizia ad avvicinarsi al teatro collaborando come interprete negli spettacoli dedicati al giovane pubblico prodotti da La Piccionaia (tra gli altri Girotondo del Bosco, L’Amico Invisibile, il Canto di Natale, Il Pifferaio di Hamelin). Parallelamente al lavoro di interprete, nel 2016 intraprende il suo percorso autoriale ed espande la sua professione all’ambito socio-educativo e ai contesti di cura, proponendo laboratori di teatro-danza nelle scuole pubbliche, nelle Case di Cura per anziani, nelle cooperative sociali che si occupano di persone con fragilità di varia natura, di bambini assistiti dai servizi socio-sanitari, presso il carcere di Montorio (VR), AMA (Associazione Malattia Alzheimer) e studi pedagogici. Nel 2017 vince il Premio Scenario Infanzia con lo spettacolo Da dove guardi il mondo? Nel 2023 vince il Premio Scenario Periferie con lo spettacolo Luisa. Nel triennio 2024.27 è artista associata di Pergine Festival.