La presentazione del progetto Spettatori di Benessere, organizzato da La Piccionaia con l’AULSS 8. Patrocinato dal Comune di Vicenza, l’evento sostiene il progetto della Fondazione San Bortolo a favore del Centro Disturbi Alimentari dell’Aulss8 Berica.
(Vicenza, 12 marzo 2025)
Vicenza – La promozione del benessere e la salute degli adolescenti: è questo uno degli obiettivi dell’Agenda 2030, che La Piccionaia con un progetto in collaborazione con il Comune di Vicenza, l’AULSS 8 Berica e l’Associazione Midori si è posta. “Spettatori di Benessere” è una cornice di azioni di contaminazione tra i mondi dell’Arte e della Salute per affrontare insieme, come comunità di cura, il disagio di adolescenti e giovani adulti in situazione di fragilità o isolamento sociale.
Il progetto organizzato da La Piccionaia Centro di Produzione Teatrale – con la stretta collaborazione nell’ideazione e realizzazione di Veronica Lista, Educatrice alla Teatralità, la Dott.ssa Alessandra Sala, Responsabile del Centro di riferimento Provinciale per i disturbi del comportamento alimentare e del peso dell’AULSS 8 di Vicenza, e la Dott.ssa Barbara Volpato, psicologa-psicoterapeuta – vede la partecipazione anche del Comune di Vicenza, con l’Assessore ai Servizi Sociali, Matteo Tosetto, della Fondazione San Bortolo, con il presidente Franco Scanagatta, e dell’Associazione Midori, con la presidente Antonella Cornale.
La prima azione del progetto si realizzerà sabato 15 marzo alle ore 18.00 al Teatro Astra di Vicenza, in occasione della Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla dedicata ai disturbi del comportamento alimentare: la danzatrice e attrice Valentina Dal Mas presenterà il suo spettacolo “Da dove guardi il mondo?”, Premio Scenario Infanzia 2017, aperto al pubblico di tutte le età. Elisa Santucci, giornalista televisiva vicentina, presenterà lo spettacolo.
L’evento, patrocinato dal Comune di Costabissara e dal Comune di Valdagno e sostenuto dall’Associazione Italiana Donne Medico e dalla Fondazione Relazionésimo ETS, sarà un’occasione per sensibilizzare la cittadinanza al tema dei disturbi del comportamento alimentare e per sostenere il progetto di ristrutturazione di una palazzina adiacente al Centro di riferimento Provinciale per i disturbi del comportamento alimentare e del peso dell’AULSS 8 di Vicenza. Il ricavato dalla vendita dei biglietti, al netto delle spese, verrà infatti devoluto alla Fondazione San Bortolo per la causa.
La seconda fase del progetto, invece, prevederà un laboratorio di danza-teatro di 4 incontri ispirati ai 4 concerti solistici per violino di Antonio Vivaldi “Le quattro stagioni” a cura di Valentina Dal Mas, dedicati ai pazienti del Centro di riferimento Provinciale per i disturbi del comportamento alimentare e del peso dell’AULSS 8 di Vicenza e del reparto di Neuropsichiatria. La realizzazione della seconda fase è ancora in via di sviluppo: al momento La Piccionaia sta ricercando i fondi utili.
“Il benessere della comunità è prioritario in una società – esordisce Matteo Tosetto, assessore ai servizi sociali del Comune di Vicenza – quando questo lo si ritrova all’interno dell’arte è stupefacente. Sono orgoglioso come assessore di poter patrocinare ed essere parte di un progetto in cui il benessere si può raggiungere con il teatro. L’esigenza della comunità viene soddisfatta, non solo nell’anima ma anche nella concretezza, nell’avere nuovi strumenti utili per prevenire. Quindi grazie a La Piccionaia, alla Fondazione San Bortolo, all’Aulss8, all’associazione Midori e a tutti i partner coinvolti”.
Con un progetto esecutivo già in mano, Franco Scanagatta, presidente della Fondazione San Bortolo, spiega quanto sia importante la partecipazione dei privati: “L’impegno finanziario è consistente, si aggira sui 380mila/400mila euro. Chiamando all’appello i cittadini, abbiamo già coperto circa il 65% dell’importo, ma per noi è importante promuovere l’iniziativa e avere eventi che sensibilizzano per far sì che il bacino dei sostenitori aumenti e siano tutti consci delle difficoltà che pazienti e famiglie si trovano ad affrontare ogni giorno. La nostra Fondazione ha la forza dei privati, che procedono con rapidità, risolvendo situazioni annose: più siamo più raggiungiamo obiettivi”.
“Il progetto artistico del Teatro Astra – continua Carlo Presotto, direttore artistico de La Piccionaia – si fonda sull’idea che il teatro possa essere il luogo in cui prendono forma desideri, sogni, ma anche interrogativi e momenti di crisi di una comunità. In particolare, negli ultimi anni, ci si è dedicati a esplorare come la fragilità dell’essere umano possa ispirare momenti di intensa creazione artistica. Non si tratta di esibire ferite o limiti in una sorta di pornografia della pietà, ma di accogliere quei momenti in cui l’umano si dispiega e si svela in modo inatteso, talvolta persino superando quelli che, a un primo sguardo, potrebbero sembrare ostacoli. All’interno di questo percorso, tra gli artisti più significativi spicca Valentina Dal Mas, che fin dal suo spettacolo Da dove guardi il mondo? si è distinta a livello nazionale per la sua rara capacità di ascoltare e restituire storie speciali, capaci di parlare a tutti noi. Dal Mas si lascia attraversare da queste narrazioni con una leggerezza straordinaria, trasformandole in ironia e poesia. Nelle nostre città abbiamo sempre più bisogno di una cultura che parli ai bambini e agli anziani, di abbattere le barriere d’accesso ai luoghi in cui si produce arte, perché questi spazi contrastano concretamente il malessere e la fatica del vivere sociale, di cui siamo sempre più consapevoli. La storia del Teatro Astra è segnata da un impegno costante nell’abbassare queste soglie, nell’aprire le porte, nel coinvolgere il pubblico in un processo di costruzione di comunità”.
A spiegare l’importanza della giornata del Fiocchetto Lilla e della sensibilizzazione che occorre fare sui disturbi alimentari è Alessandra Sala, Responsabile del Centro di riferimento Provinciale per i disturbi del comportamento alimentare e del peso dell’AULSS 8 di Vicenza: “A differenza che in passato si parla ora in modo più diffuso dei Disturbi della nutrizione e alimentazione (DNA). Nella popolazione generale e nelle nuove generazioni si riscontra una maggior consapevolezza riguardo la salute mentale, sia in termini preventivi che per quanto riguarda la necessità di cure e ciò ha comportato negli ultimi anni un complessivo aumento di richieste ai servizi specialistici. C’è ancora bisogno dunque di questa giornata? Di fatto non si deve abbassare l’attenzione per i DNA, che restano un problema di sanità pubblica per la loro diffusione e per l’esordio sempre più precoce tra le fasce più giovani della popolazione. Sono disturbi la cui complessità è data dalla necessità di intervenire su mente e corpo, tra cure urgenti e di lunga durata, tra lavoro individuale e sul contesto sociale/familiare. Sono dunque trattamenti molto articolati, che devono essere erogati da equipe multidisciplinari e formate: se non adeguatamente riconosciuti e trattati i disturbi possono cronicizzare e, nei casi più severi, avere un elevato rischio di complicanze gravi e di mortalità. I dati epidemiologici allarmanti che i media ci propongono, non si riscontrano peraltro nella nostra Regione, dove è presente una rete di servizi pubblici, privati e associazioni, che possono indirizzare ad un’intercettazione precoce dei disturbi e alla corretta presa in carico. Non è invece cambiato il peso dello stigma che i DNA portano con sé, in parte condizionato dal rifiuto alle cure che caratterizza le prime fasi di malattia e che rende la patologia di difficile comprensione anche tra i sanitari non specializzati in questo campo. È quindi necessario continuare a parlarne, portare informazioni corrette, sollevare le famiglie dal peso dello stigma, utilizzando strumenti comunicativi capaci di raggiungere chi ancora vive in solitudine questi problemi”. Barbara Volpato, psicologa-psicoterapeuta per Gruppo Auto Mutuo Aiuto Genitori di un Familiare con Disturbo alimentare aggiunge: “Quando in una famiglia si ammala un familiare, tutto il nucleo ne viene travolto ed il primo vissuto con cui entra in contatto un genitore è la colpa. Nel gruppo di Auto Mutuo Aiuto il presupposto è che il sistema famiglia sia una risorsa preziosa e collaborativa nel percorso di cura e nei criteri di esito della patologia; esploriamo le risorse della famiglia e lavoriamo per costruire legami di vicinanza e di supporto tra le persone. Il gruppo che guido dal 2021, nel solo anno 2024 ha fatto incontrare genitori per un totale di una trentina di incontri, cui si aggiungono i colloqui di coppia o singoli atti a individuare le strategie di fronteggiamento della malattia. Utilizziamo un modello di lavoro clinico basato su evidenze scientifiche e sulle più recenti acquisizioni dimostrate dai contributi della psicobiologia e della psicotraumatologia. La patologia ha una durata clinica variabile tra i 3 anni e i 7 anni; quindi, il tempo che si passa insieme è un tempo lungo, complesso e anche vissuto in modo molto emotivo, si attraversano insieme molti paesaggi interni più o meno rasserenanti. Gli incontri sono due volte al mese per circa un’ora e mezza-due ore, il gruppo è aperto, gratuito e accessibile a chi ha un familiare con Disturbo Alimentare”.
A sostenere la famiglia c’è anche l’Associazione Midori: “Nata nel 2015 e fondata dai genitori – spiega Antonella Cornale, la presidente – l’associazione ha lo scopo di informare e sostenere le famiglie nel percorso terapeutico e per questo dalla costituzione abbiamo avviato un Gruppo AMA a Montecchio Maggiore e dal 2021 uno anche a Valdagno. Noi non interagiamo direttamente con il paziente ma appunto con il nucleo familiare. I casi di disturbo alimentare sono in aumento: avere spazi e persone competenti consente di intervenire prima, prevenendo e soprattutto avendo piani personalizzati. Per questo un altro aiuto prezioso viene offerto dai volontari di Midori che accolgono nei 4 sportelli dedicati all’ascolto e prima informazione. Siamo convinti che La Piccionaia con i laboratori, attraverso l’arte e gli spettacoli, riuscirà ad essere un ponte comunicativo efficace, un’occasione per intercettare situazioni e aprire dialoghi”.
Oggi, a diversi livelli, si discute di come il teatro sia una delle arti in grado di contribuire in modo significativo al benessere delle persone e delle comunità. Assistere a uno spettacolo, partecipare a un laboratorio teatrale o vivere uno degli eventi di teatro diffuso e partecipativo, che il progetto del Teatro Astra ha promosso negli anni, rappresentano occasioni preziose per ricaricare le energie, rallentare il ritmo e riscoprire il valore dello sguardo e dell’incontro con l’altro. Non si tratta solo di prodotti culturali, ma di processi capaci di trasformare la realtà. Oggi tutto questo prende il nome di welfare culturale e vede La Piccionaia e il Comune di Vicenza impegnati, al fianco di partner di grande rilievo – tra cui realtà che si occupano di cura nella nostra città – per moltiplicare le occasioni in cui l’arte genera benessere.
Il lavoro di Valentina Dal Mas si muove da sempre tra danza, teatro e ambito socio-educativo, portando il linguaggio del corpo in contesti di cura e fragilità. Oltre all’attività artistica, l’autrice conduce laboratori nelle scuole, nelle case di riposo, nelle cooperative sociali, collaborando con associazioni. “Da dove guardi il mondo?” è uno spettacolo di e con Valentina Dal Mas, con il testo originale di Valentina Dal Mas, la direzione tecnica di Matteo Balbo e la co-produzione de La Piccionaia Centro di Produzione teatrale e Compagnia Abbondanza/Bertoni. Vincitore del Premio Scenario Infanzia 2017, è il racconto in cui la protagonista, Danya, è una bambina di nove anni che non ha ancora imparato a scrivere. È l’eccezione che non conferma la regola. Lungo il cammino che porta alla scrittura si ferma, perde dei pezzi, o forse le mancano, o forse quelli che ha non sono giusti per lei. Passo dopo passo incontra quattro amici, ognuno portatore di qualità fisiche, caratteriali e comportamentali che li rendono diversi e unici di fronte agli occhi curiosi di Danya. Il primo si distingue per fermezza e precisione, il secondo per determinazione e rigore, il terzo per fantasia e desiderio di scoperta, il quarto per volontà di raccogliere e unire.
Danya impara a conoscere i quattro amici. Si diverte a provare ad essere come loro nel modo di muoversi, di parlare e di relazionarsi con loro stessi, gli altri e il mondo. Di ognuno di loro conserva un pezzo e, pezzo dopo pezzo, Danya riesce a metterli insieme e a riprendere il cammino per giungere al suo “punto di allegria”.
€ 5 bambini (fino a 14 anni), € 10 adulti, € 20 sostenitori
Informazioni e prevendite
Ufficio Teatro Astra
Contrà Barche 55 – Vicenza
tel. 0444 323725
info@teatroastra.it
Natascha Baratto
La Piccionaia Centro di Produzione Teatrale
+39 347 0832757 – nat.baratto@piccionaia.org